ANAN, ALI, MANSOUR E LA LUNGA MANO REPRESSIVA DI ISRAELE – AVV. ROSSI ALBERTINI: UMANITA’ PROIBITA IN 41BIS
Estratti dalla puntata del 23 giugno 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia
SOLIDARIETA’ CON ANAN, ALI E MANSOUR
Mentre accelerano le udienze del processo contro Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh, si organizza anche la solidarietà nei confronti di questi militanti palestinesi imprigionati nelle carceri italiane.
Dall’uso coloniale della categoria di “terrorismo” per definire qualunque forma di resistenza armata venga portata avanti nei territori occupati, all’utilizzo di materiale probatorio estorto con la tortura nei centri detentivi sionisti, grazie al contributo di un compagno affrontiamo la dimensione politica di questa inchiesta – partita su impulso dell’apparato repressivo israeliano – e rilanciamo le giornate di mobilitazione organizzate a L’Aquila:
UMANITA’ PROIBITA IN 41BIS
Il 41bis deve essere un dispositivo deumanizzante e i gesti di affetto di un avvocato non possono interferire con l’amputazione totale dell’affettività a cui sono costrette le persone sepolte in quel regime; questo ciò che implicitamente vuole riaffermare la “segnalazione” da parte del direttore del carcere di Bancali nei confronti dell’avvocato Flavio Rossi Albertini, il quale si era congedato dal prigioniero anarchico Alfredo Cospito salutandolo con una stretta di mano e due baci sulle guance.
Raccogliamo un suo commento sulla vicenda, insieme ad alcuni aggiornamenti sulla situazione di Alfredo:
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Programma iniziative solidali a L’Aquila: