Anarres del 13 gennaio. Benzina e accise. Sessismo nei movimenti? Lotta ai poligoni in Friuli. Caso Cospito: la normalità della repressione…

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ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in
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Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:

Benzina, accise. Il gioco delle tre carte del governo Meloni
Anno nuovo, vita nuova? E come no. Il prezzo della benzina, assieme a quello del gas e di tutto quello che serve per vivere, ha avuto un nuovo balzo. Dopo gli interventi calmieratori dell’autunno, i carburanti hanno nuovamente prezzi da record. Il governo boccheggia, i gestori hanno dichiarato sciopero, sapendo di mettere in reale difficoltà il governo, perché non c’è nulla di meglio di lunghe file ai distributori che man mano finiscono il carburante nei giorni precedenti al blocco delle pompe per proiettare una pessima immagine sul governo. La sacralità del trasporto privato individuale è uno dei punti cardine della nostra cultura.
Questa vicenda è un’occasione per fare il punto sulla manovra del governo tra spesa di guerra, sanità allo stremo e tagli di tutti i servizi.
Ne
abbiamo parlato con Francesco Fricche

Misoginia, omofobia, transfobia, bifobia, tuttofobia allignano pesantemente nella nostra società. È una marea crescente quella che, da posizioni radicali, incompatibili con ogni operazione di sussunzione politica istituzionale, refrattaria alla brandizzazione dei corpi e delle identità non conformi, allergica ad ogni operazione di pink/rainbow washing, sviluppa lotte che tolgono spazio sia a chi agisce la violenza patriarcale, sia a chi sostiene posizioni teoriche più o meno esplicitamente sessiste. Sappiamo bene che è una strada ancora tutta in salita.
L’auspicio minimo è che i luoghi liberi, dove si sperimentano percorsi di autogestione e relazioni non gerarchiche per la risoluzione dei conflitti come gli ambiti assembleari in cui ci si autorganizza per le lotte politiche e sociali siano esplicitamente antisessisti.
Non sempre va così. Vi proponiamo la riflessione della rete Free(k)
Pride sulla street parade contro la legge anti rave: https://www.anarresinfo.org/torino-piu-spazi-liberati-piu-spazi-liberi-da-machismo-e-omolesbobitransatuttofobia/

Friuli. In lotta contro i poligoni
Il poligono di Cao Malnisio si trova nel cuore del Friuli. Una delle tante servitù militari imposte
sin dal 1945 che rappresentano un cancro ambientale per i luoghi che le subiscono. Negli ultimi mesi le lotte antimilitariste sul territorio si sono moltiplicate e, nell’area di Cao Malnisio muove i suoi primi passi un coordinamento che sta pian piano crescendo, mettendo in campo presidi, momenti di lotta e assemblee popolari. A Celina Meduna c’è un altro poligono all’interno dell’area protetta Magravi dove in passato sono stati usati usavano materiali radiottivi, come il Torio. Nel paese più vicino a questo poligono è Vivaro, che qualche mese fa fu al centro delle cronache perché durante un’esercitazione venne centrato in pieno un allevamento di galline. É di questi giorni a notizia che il caso è stato archiviato, perché non sono riusciti a stabilire da quale carro armato sia partito il colpo. Una follia che dimostra la costante copertura che i militari italiani e statunitensi continuano ad avere. Non dimentichiamo che quando un Prowler statunitense uccise 13 persone, tranciando i cavi della funivia del Cermis la torre di controllo era gestita dagli italiani le cui responsabilità del passaggio sono altrettanto gravi di quelle dei piloti che decisero di giocare per i cieli del Friuli. I militari possono derogare da qualsiasi legge. La fanno sempre franca.
Ne
abbiamo parlato con Lino, antimilitarista di Aviano

Cospito. La normalità della repressione
I codici delle leggi per certi versi somigliano ai dizionari. Nei libri che raccolgono le parole di una lingua sono sono contenute tante parole che nessuno usa più e pochi ne conoscono il significato: raramente riemergono dall’oblio sino lentamente a sparire. Anche nei libri delle leggi ci sono norme lasciate in fondo al cassetto, mai usate. Ma. A differenza dei vocabolari nessuna di loro si estingue per inutilizzo: restano lì, a disposizione del giudice che decide di usarle.
Facciamo a chi ci ascolta una proposta di riflessione, che sappia andare oltre questa vicenda.
Qui il testo integrale: https://www.anarresinfo.org/caso-cospito-la-normalita-della-repressione/

L’Italia arma la guerra in Ucraina
L’11 gennaio il Senato ha approvato la conversione del decreto-legge che proroga fino alla fine del 2023 l’autorizzazione a inviare armi all’Ucraina. Scontata l’approvazione definitiva nel passaggio alla Camera. Non è un provvedimento su uno specifico invio di armi, ma consente al governo di approvare di volta in volta i vari invii senza la necessità di un voto parlamentare per ciascuno.
In sostanza il governo ha avuto carta bianca nel sostegno alle forze armate ucraine nella guerra scoppiata dopo l’attacco russo di quasi un anno fa.

Appuntamenti:

Sabato 14 gennaio
ore 15 piazza Castello
Corteo contro la repressione
Ci saremo con lo striscione: “per un mondo senza stati e carcere”

Sabato 21 gennaio
ore 10,30 Balon
punto info contro la logica securitaria e i mostri che produce: telecamere intelligenti, nuovi presidi i polizia.
Il comune ha due obiettivi: rendere ancora più pesante il controllo delle periferie povere e offrire ulteriori mezzi di controllo a tutela del decoro urbano nel centro-vetrina-circo-sport-spettacolo.
Un milione di euro speso per polizia e occhi elettronici, mentre nei pronto soccorso mancano ossigeno e medicine.

Info e esposizione piccolo kit di autodifesa, facile da usare, da riprodurre, da implementare.

Contatti:

Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 21
Contatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/

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