Anarres del 15 aprile. Anarchici, partigiani, disertori. Guerra, internazionalismo, sciopero generale. Cronache antimilitariste…
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Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
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Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
Anarchici, partigiani, disertori
Una guerra in atto nel cuore dell’Europa, con i suoi ritorni mediatici ed uno straripante “uso pubblico della Storia”, ci stimola a proporre un contributo metodologico / interpretativo. Che definisca e circoscriva lemmi comparativi di largo uso come Resistenza, antifascismo, antimilitarismo.
Due fenomeni, di forte impatto e di lunga durata, hanno qualificato e contraddistinto la prassi libertaria negli ultimi due secoli: la diserzione e il volontariato in armi.
Abbiamo provato ad approfondire tali categorie storiografiche attraverso la disamina di traiettorie individuali di militanti e l’utilizzo dell’approccio culturale psicosociale, focalizzando sia il contesto europeo che italiano fra 2^ guerra mondiale e Resistenza, e ricostruendone possibili mappe.
In vista del 25 aprile ne abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, docente di storia all’università di L’Aquila e Firenze
Guerra, internazionalismo, sciopero generale
Vi proponiamo una riflessione sulla guerra e le prospettive di lotta prendendo spunto dalle riflessioni maturate all’interno dell’IFA, l’Internazionale di Federazioni Anarchiche e dal documento finale dell’assemblea del sindacalismo di base dello scorso 9 aprile a Milano, nella quale è stato lanciato lo sciopero generale contro la guerra del 20 maggio.
Ne abbiamo parlato con Federico Ferretti
Torino e Asti. Cronache antimilitariste
Lo scorso sabato svariate centinaia di persone hanno dato vita ad un corteo antimilitarista da piazza Borgodora sino a piazza Vittorio. Dopo un lungo presidio al Balon, dove la Murga ha dato vita ad un ampio giro informativo, il corteo, aperto dallo striscione “contro la guerra e chi la arma” si è mosso verso porta Palazzo, il più grande mercato all’aperto d’Europa, dove, nonostante gli svariati tentativi di riqualificazione escludente, pulsa il cuore della Torino che fa fatica ad arrivare a fine mese, che vive di lavori precari, che non ce la fa più a pagare fitti, mutui e bollette. In mezzo ai banchi della frutta e della verdura tanta gente si è fermata ad ascoltare gli interventi che si sono susseguiti.
La Murga ha dato vita ad un breve ed intensa performance sulla spesa di guerra. Una enorme scritta “contro tutte le guerre e chi le arma” è stata tracciata al centro della piazza.
Il corteo è poi proseguito verso il centro cittadino, fermandosi brevemente davanti alla RAI, per denunciare la propaganda di guerra che domina nei palinsesti informativi, ricordando la lettera dei corrispondenti di guerra che hanno deciso di non indossare l’elmetto. Il corteo, dopo aver attraversato via Po, si è concluso in piazza Vittorio.
Alla manifestazione hanno partecipato tantissime realtà politiche, sociali, sindacali, transfemministe queer, case occupate, centri sociali, assemblee di lotta.
In un grande cerchio si è dato vita ad un’assemblea di piazza, che ha ribadito la ferma opposizione a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, frontiere, nazionalismi.
A Torino prossimo appuntamento il primo maggio con lo spezzone antimilitarista da piazza Vittorio alle 9.
Disertiamo la Guerra!
Ad Asti, lo scorso sabato l’Assemblea antimilitarista cittadina ha dato vita ad un rumoroso cacerolazo contro le celebrazioni militariste per i cento anni della sezione astigiana degli alpini, disturbando l’ammassamento in piazza san Secondo. Tra interventi, cori e azioni di disturbo hanno provato ad opporsi e a comunicare alla città l’assurdità di questa tre giorni. Nell’ultimo mese in quella piazza si sono incontrate associazioni, individui e collettivi per la pace e la fine del conflitto Russo – Ucraino, mentre in piazza Alfieri una “Cittadella Militare” è stata allestita per la tre giorni degli alpini. Disturbare e bloccare l’invasione militare del centro delle nostre città è necessario se ci si vuole opporre concretamente al guerra. Prossimo appuntamento ad Asti il corteo del 25 aprile in solidarietà a tutt* i disertor*, contro tutte le guerre !
Ne abbiamo parlato con Werther della Miccia
Il cigno non danza più. Il diktat di Zelensky
In numerosi teatri europei il Lago dei cigni di Ciajkovskij è stato cancellato dalla programmazione, perché alcuni dei ballerini ucraini che lavoravano a questa edizione sono stati minacciati di ritorsioni dal presidente Zelensky, che considera “traditore” chiunque abbia a che fare con la cultura russa, foss’anche per rappresentare uno dei balletti più celebri.
La follia nazionalista che caratterizza la propaganda di Zelensky non meno di quella di Putin mette in rilievo come la categoria del nemico modellata sull’identità culturale crei a tavolino spaccature il cui unico scopo e dividere con violenza i buoni dai cattivi. A costo persino del ridicolo. Non dimentichiamo tuttavia che questa farsa oscena alimenta la tragedia della guerra.
Appuntamenti:
Lunedì 25 aprile ore 15
Disertori di tutte le guerre
Partigiani contro tutti gli Stati
ricordo, fiori, bicchierata, interventi e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni
in corso Giulio Cesare angolo corso Novara
E dal vivo… canzoniere anarchico, partigiano e antifascista
Domenica Primo Maggio
ore 9
Pace tra gli oppressi, guerra agli oppressori
Spezzone antimilitarista al corteo da piazza Vittorio
Dopo il corteo pranzo benefit lotte contro la guerra alla tettoia dei contadini
* per prenotazioni: antimilitarista.to@gmail.com
#disertiamolaguerra
Domenica 8 maggio
ore 10
Assemblea Antimilitarista a Livorno
presso l’ex Caserma Occupata, Via Adriana 16
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni mercoledì dalle 21
Contatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/
Wild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese
riunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem
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