Anarres del 15 dicembre. La strage di Stato dopo 48 anni. Scuole libertarie, conflitto e percorsi decisionali. Le seduzioni elettoraliste della siniostra “radicale”. Notizie dal fronte: truppe italiane in Niger? Alternanza scuola lavoro in caserma. I fanti imparano a reprimere le insorgenze sociali…
Il 15 dicembre, data impressa a fuoco nella memoria dei movimenti dell’ultimo mezzo secolo, abbiamo fatto un nuovo viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Nel nuovo orario dalle 11 alle 13. Anche in streaming
Ascolta il podcast:
in questa puntata:
Sono passati 48 anni dalla Strage di Piazza Fontana, dalle bombe alla banca dell’Agricoltura, dai 17 morti del 12 dicembre. La polizia, indirizzata dall’ufficio affari riservati del ministero dell’Interno, fece partire le retate contro gli anarchici.
Centinaia vennero portati in questura. Pietro Valpreda venne accusato della strage. Giuseppe Pinelli, anarchico, ferroviere, partigiano, attivo nel sostegno ai prigionieri politici entrò in questura a cavallo della sua bici il 12 dicembre. Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre venne gettato dal quarto piano.
I movimenti che in quegli anni avevano riempito le piazze e fatto tremare padroni e governanti, diedero un segnale forte e chiaro: gli anarchici sono innocenti, la strage è di Stato.
Ce ne ha parlato Massimo Varengo, un compagno milanese, che attraversò quella stagione tragica, che mostrò l’intrinseca criminalità del potere.
Le scuole libertarie da qualche anno sono diventate una realtà nel nostro paese: tante esperienze diverse accomunate dalla comune tensione a costruire ambiti relazionali il cui soggetto siano i bambini e le bambine. In questi mesi si è sviluppato un importante dibattito nella rete per l’educazione libertaria. Due i temi principali: come arrivare a decisioni condivise, come gestire il conflitto, ritta la barra della tensione libertaria.
Ne abbiamo parlato con Francesco Codello, anarchico, pedagogo, tra i promotori della Rete.
Un altro giro di danza. Delle seduzioni elettoraliste della sinistra “radicale”. Con Lorenzo Coniglione
Un po’ di notizie dal fronte.
Il Ministero della Difesa e quello del Lavoro e dell’Istruzione, Università e Ricerca hanno firmato il protocollo per fare l’alternanza scuola lavoro nelle forze armate.
I militari a scuola di repressione interna
La prossima campagna d’Africa dell’esercito italiano sarà nel sahel, in Niger. Sulla carta una missione contro il terrorismo nel cuore della Franc’Afrique. Nei fatti porre le basi per la costruzione di campi di prigionia per migranti sud della Libia.
Prossimi appuntamenti:
Sabato 16 dicembre
ore 20 alla FAT in corso Palermo 46
Cena antinatalizia
Anche quest’anno ti aspettiamo alla cena che ammazza li preti
Menù eretico veg vegan e ed esposizione spettacolare del Pres-Empio autogestito:
ciascuno porti la sua statuetta, decorazione, disegno per arricchirlo.
Il nostro menù: antipastini diabolici / chiodi della croce al ragù veg / palle di natale / giostra infernale / dolci tentazioni / angolo di-vino / acqua santa e… tanti scherzi da prete!
La cena è benefit lotte sociali.
Chiediamo tanti soldi a chi li ha, meno a chi ne ha meno, anche niente a chi non ne ha.
Prenotazioni
Mail: fai_to@inrete.it – Telefono: 327 13 42 350
Ascolta lo spot
Venerdì 22 dicembre
ore 17
presidio
al negozio Benetton di via Roma 121
Le maglie Benetton sono sporche di sangue
Il governo argentino ha deciso di regolare i conti con le comunità resistenti dei mapuche, che hanno recuperato, occupandole, alcune terre di insediamento tradizionale delle popolazioni indigene, che non avevano e non intendono adottare la proprietà privata. 930.000 ettari di quelle terre, vendute dallo Stato alle multinazionali inglesi per l’industria estrattiva nell’Ottocento, dagli anni Novanta del secolo scorso sono passate al colosso manifatturiero Benetton, che le utilizza per farvi pascolare le proprie pecore da lana.
Benetton è complice della repressione durissima, costata la vita a Santiago Maldonado in agosto e cl’uccisione di Rafael Nahuel, il ferimento di altre due persone, la scomparsa di diverse altre alla fine di novembre. Dal 2009 sono 14 gli attivisti uccisi dalla polizia.
Sabato 13 gennaio
ore 10,30 / 14
Punto info antimilitarista al Balon
con vin brulè, cibo e the caldo
benefit assemblea antimilitarista
Venerdì 26 gennaio
ore 21
alla Fat in corso Palermo 46
I fascisti del “secondo millennio”
Con Pietro Stara, autore de “L’identità escludente, La Nuova Destra tra piccole patrie e Europa nazione”
Per chi fosse interessato ai percorsi della Federazione Anarchica Torinese
riunioni ogni giovedì alle 21
corso Palermo 46 – a destra nel cortile –