Anarres del 15 luglio. Le guerre dell’Italia. Il gioco dei birilli elettorali. Gli States da Capitol Hill alla guerra in Europa. Genova 2001…
anarres
Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming
Ascolta e diffondi il podcast:
Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
I partiti giocano a birilli, mentre la condizione di chi fatica ad arrivare a fine mese peggiora di giorno in giorno.
Il governo si sta avviluppando nell’ennesima possibile crisi, una crisi che, comunque finisca, preannuncia la campagna elettorale. Sullo sfondo la guerra, la questione energetica, l’inflazione, la pandemia che corre peggio che mai.
Ne abbiamo parlato con Francesco Fricche
Missioni all’estero. Le guerre dell’Italia
Il governo ha approvato il rifinanziamento delle missioni militari all’estero a metà giugno, ma solo da pochi giorni sono stati pubblicati i documenti inerenti le spese e la collocazione delle missioni. Confermate quelle precedenti, ne sono state decise tre nuove: in Europa dell’Est, in Mozambico ed in Qatar.
Il governo conferma quindi sia il sostegno alla NATO sia l’ambizione ad estendere la propria influenza in Africa, sbarcando in Mozambico, dove l’ENI ha appena aperto nuovi impianti di estrazione petrolifera e la concorrente francese Total è in difficoltà per il conflitto nell’area di Cabo Delgado.
Stati Uniti: da Capitol Hill alla guerra in Europa
Ad un anno e mezzo dall’assalto a Capitol Hill, Biden, in crisi di popolarità, punta tutto sull’esibizione muscolare e accelera sull’escalation bellica in Europa, uscendo da vincitore dal vertice NATO di Madrid.
Sul piano interno le due americhe che si sono scontrate di fronte al parlamento restano ben divise.
Proviamo a capirne di più, partendo dai movimenti sociali e dalle lotte in corso.
Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri
Genova 2001. Radicali e radicati
La memoria dei tre giorni contro il G8 del 2001 a Genova fugge al rischio della ritualità e della celebrazione, perché non è mai stata una memoria condivisa e, quindi, pacificata.
In quegli anni come anarchic* ci sentivamo parte di un movimento di contestazione globale che alludeva alla possibilità di rinascita di un’internazionale delle lotte, che mettesse in difficoltà non solo i governi ma la stessa governance transnazionale che proprio allora stava consolidando strumenti e trattati. Dal WTO agli accordi sulla proprietà intellettuale, che rendevano commerciabile e brevettabile anche il vivente, la globalizzazione all’alba del terzo millennio andava oltre le relazioni mercantiliste dell’era degli imperi coloniali e postcoloniali, investendo il cuore del nord, ricco e predatore.
Allora parlavamo di globalizzazione dell’economia. Dopo vent’anni sappiamo che il processo che tentavamo di contrastare era la globalizzazione della povertà e dello sfruttamento. Una dinamica che si dispiega oggi in tutta la sua potenza.
Depredare e distruggere, senza alcuna tensione al futuro, senza alcun senso del limite è il segno distintivo della logica del dominio e degli affari che si è imposta ovunque. La violenza che investi i movimenti No Global diventa interpretabile solo con la cartina di tornasole rappresentata da movimenti, che, proprio perché sviluppati su scala planetaria, facevano paura ai signori della terra.
Ne abbiamo parlato con Federico, un compagn di “Anarchici contro il G8”
Appuntamenti:
Dal 29 al 31 luglio
Weekend libertario a Saint Imier
per info: https://www.anarchy2022.org/
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni mercoledì dalle 21 (tra fine luglio e per tutto agosto le riunioni sono intermittenti: prima di passare contattateci)
Contatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/
Wild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese
riunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem
Iscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail
scrivi a: anarres@inventati.org