Anarres del 2 luglio. Sicurezza, decoro e gentrification sul lungo Dora. Il genocidio cattolico dei bimbi indigeni. Camion militari alla Tunisia…
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Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
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Lungo Dora. Dove i pianeti si allineano
Interessi puntuali e speculazioni specifiche s’allineano nei quartieri lungo la Dora. Non esiste un disegno, o una regia centrale, ma una comune idea di città, o ideologia; tutto ciò che le si oppone è eliminato con la forza della polizia, il benestare delle istituzioni di governo, la connivenza di linguaggi simbolici che si richiamano all’arte e alla cultura. Il 27 giugno, l’assessore al commercio, Alberto Sacco, durante un’assemblea a Porta Palazzo, ha rivendicato lo sgombero del Balon da san Pietro in Vincoli e dal Canale Molassi, perché “era tra le case e c’era gente veramente disperata. Questa zona diventerà fortemente turistica”. I poveri allontanati per far posto ad un mercato la cui vocazione è attrarre turisti.
In tutto questo si ineriscono le nuove telecamere annunciate dalla Regione Piemonte, e ToNite, il progetto di riqualificazione delle rive della Dora, in cui esperti della comunicazione, creativi dell’immaginario, affiancano i poliziotti nell’opera di “pulizia” dell’area. Intanto si allunga la lista delle riqualificazioni escludenti, dall’ex Mercato dei Fiori all’area dello Student Hotel.
Di recente sono stati resi pubblici i vincitori dei due bandi lanciati per ToNite e lungo la Dora fervono attività “Gay friendly”, accattivanti, per la sinistra da bere della “nuova Aurora”. Il proprietario del bar che le promuove da dieci anni fa la spia alla polizia e lo rivendica apertamente. Lo scorso anno ha firmato il protocollo “Strade Sicure” con la circoscrizione: in cambio ha ottenuto il privilegio di occupare gratis il lungofiume. Non solo. Sicuro dell’appoggio della polizia si erige a giustiziere del decoro, spargendo olio esausto nelle zone del lungo Dora dove sostano per una birra e due chiacchiere gli abitanti più poveri.
Ne abbiamo parlato con Francesco Miliaccio, autore, con Alessandra Ferlito, dell’articolo “Come le politiche securitarie modellano la città di Torino” uscito per “Napoli Monitor“.
Genocidio. La vicenda dei 150.000 mila bambini e bambine indigeni richiusi in istituti cattolici, per sottoporli ad un processo di assimilazione forzata, è emersa con forza dopo il ritrovamento di ben tre fosse comuni, nelle quali c’erano i resti di oltre mille piccoli, uccisi dalla malnutrizione, dalle botte, dalle umiliazioni che venivano inflitte dai preti incaricati di piegarli ad ogni costo. Un genocidio fisico e culturale. Le cronache ci restituiscono le immagini di chiese imbrattate e date alle fiamme dopo l’ondata di indignazione suscitata dalla scoperta.
Questa vicenda non ha nulla di eccezionale. È una delle tante che segnano di orrori tutta la storia delle colonizzazioni.
Ne abbiamo parlato con Stefano Boni, antropologo e docente all’università di Modena e Reggio.
Camion militari made in Italy per le forze armate della Tunisia. Dopo sei anni di consultazioni, il governo di Tunisi ha autorizzato l’ordine di cinquecento veicoli 4×4 e 6×6 prodotti dal gruppo industriale Iveco. A rivelare la notizia il sito specializzato AfricaIntelligence.com. I camion saranno prodotti dalla divisione IVECO specializzata in mezzi militari (IVECO Defence Vehicle S.p.A.), società con sede principale a Bolzano e stabilimenti pure a Piacenza, Vittorio Veneto e Sete Lagoas in Brasile.
Prossime iniziative:
Giornata contro la repressione
Giovedì 15 luglio ore 18
Giardini (ir)reali, corso San Maurizio angolo via Rossini (tenete d’occhio la pagina di senzafrontiere per eventuali cambiamenti meteo-dipendenti)
aperibenefit, info, distro, seririot, interventi
DJ set a cura della Malormone Crew
Sabato 17 luglio
ore 10,30
Punto info antimilitarista al Balon
Contro le missioni militari italiane in Africa
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni mercoledì dalle 17,30. (ad agosto siamo in vacanza)
Contatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/
Wild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese
corso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem
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