Anarres del 25 marzo. L’ENI armata. Blocco alla Leonardo. Ucraina. Uno sguardo internazionalista. Lo sguardo degli anarchici russi del KRAS…
Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
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Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
L’ENI Armata
La scorsa settimana si è tenuto a Milano un incontro di approfondimento Guerra e energia: l’Eni e le missioni militari italiane in Africa.
Daniele Ratti ha illustrato le strette relazioni tra l’Ente Nazionale Idrocarburi e le avventure neocoloniali dell’Italia in Africa.
Ne abbiamo parlato con Daniele
Blocco alla Leonardo di Caselle torinese
Ieri mattina un gruppo di antimilitaristi ha aperto due striscioni con la scritta “Contro la guerra e chi la arma”, “spezziamo le ali al militarismo” all’imbocco di strada di Malanghero a Caselle Torinese.
Mentre il flusso dei lavoratori diretti allo stabilimento ex Alenia, oggi Leonardo è stato bloccato, quello degli automobilisti che andavano in paese è stato rallentato per comunicare a tutti il senso del blocco. Molti hanno manifestato solidarietà.
Il traffico di operai, tecnici ed impiegati diretti nello stabilimento è stato bloccato dalle 7,25 alle 8, nell’orario di ingesso, perché non può esserci pace finché ci sarà chi lavora per la guerra.
Ucraina. Uno sguardo internazionalista
Le guerre sono tragedie immani per chi ne diviene vittima, per le popolazioni imprigionate nelle città bombardate, per chi perde tutto e prende la strada dell’esilio, per le persone fragili, malate, anziane che che vedono dissolversi le reti che ne garantivano la sopravvivenza.
Le guerre sono anche banchi di prova durissimi per i movimenti politici e sociali che devono fare i conti con la militarizzazione e la polarizzazione amico/nemico, che polverizza gli spazi di mediazione politica ed impone, nel senso letterale del termine, di arruolarsi. I maschi ucraini tra i 18 e i 60 anni subiscono l’obbligo di combattere la guerra patriottica contro l’invasore russo. Chi, in Russia, si oppone alla guerra, grazie ad una nuova legge imposta dopo l’attacco all’Ucraina, rischia pesanti pene detentive.
Eppure, proprio in circostanze tanto estreme diviene necessaria lucidità politica. Senza alcun facile moralismo verso chi cerca soluzioni individuali per affrontare il totale stravolgimento della propria vita, diventa necessario essere chiari di fronte alle pressanti richieste di schieramento dalla “parte giusta”.
Il governo italiano ci ha arruolati tutt*, decidendo di inviare armi in Ucraina e truppe alle sue frontiere, aprendo le frontiere ai profughi di quella guerra, ma lasciandole chiuse per chi fugge da altri conflitti.
C’è anche chi, in Ucraina ha scelto di arruolarsi nelle milizie di autodifesa, istituite dal governo sin dal 2020, e di combattere la guerra contro gli invasori russi nella convinzione che fosse l’unica scelta possibile e accettando, nei fatti se non nelle parole, il piano della guerra patriottica. In Ucraina in questo momento non c’è alcuna prospettiva di trasformare la guerra in innesco di un processo rivoluzionario in senso anarchico. Anzi! La guerra cancella la prospettiva di classe, lo sguardo internazionalista, la lotta alle frontiere.
Oggi disertare la guerra non è un semplice slogan, ma una concreta pratica di opposizione all’arruolamento dei corpi e delle coscienze. Qui come in Ucraina.
Ne abbiamo parlato con Federico Ferretti
Ucraina, l’analisi degli anarchici russi del Kras
Vi proponiamo un’intervista realizzata dal gruppo Moiras sul quadro geopolitico, le lotte in Russia, la situazione in Ucraina.
Appuntamenti:
Sabato 2 aprile
manifestazione
Contro tutte le guerre e chi le arma
Ritiro delle truppe italiane all’estero
Chiusura e riconversione dell’industria bellica
Basta spese militari!
Abbattiamo le frontiere!
Solidarietà ed accoglienza ai profughi di tutte le guerre
ore 14,30 piazza affari – Milano
Sabato 9 aprile
corteo contro la guerra e chi la arma
No alla Città dell’aerospazio, no all’industria bellica, No alla NATO a Torino!
ore 14,30
Piazza Borgo Dora al Balon
Arrivo in piazza Castello
* No alla città dell’aerospazio, nuovo polo di ricerca, progettazione e produzione di armi.
* No al progetto D.I.A.N.A. della Nato a Torino
* Chiusura e riconversione dell’industria bellica
* No all’ENI che devasta l’ambiente e promuove guerre per il gas e il petrolio
* Contro la guerra ai poveri che in ogni dove pagano il prezzo più alto. No al carovita!
* No alle spese militari! Vogliamo case, scuole, ospedali, trasporti per tutt*
* Stop all’invio di armi in Ucraina, ritiro di tutte le missioni militari all’estero
* Solidarietà ed accoglienza ai profughi di tutte le guerre
* Contro tutti gli imperialismi per un mondo senza frontiere
Coordinamento contro la guerra e chi la arma – Torino
info: antimilitarista.to@gmail.com
Sabato 16 aprile
marcia contro la guerra e il Tav da Bussoleno a San Didero
ore 14
Lunedì 25 aprile ore 15
Ricordo e commemorazione alla lapide di Ilio Baroni, partigiano e anarchico
Domenica Primo Maggio
Spezzone antimilitarista al corteo da piazza Vittorio
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni mercoledì dalle 20,30
Contatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/
Wild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese
@Wild.C.A.T.anarcofem
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