“BANOPTICON” E PROTESTE CONTRO L’IDENTITÀ DIGITALE BIOMETRICA
Estratto dalla puntata del 18 settembre 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia
Dagli inizi di settembre, alcune migliaia di persone hanno iniziato a protestare contro l’introduzione in Grecia della Carta di Identità Digitale Biometrica. All’interno di queste manifestazioni risulta trainante la componente clericale Ortodossa, la quale attribuisce un profilo “satanico” a questi strumenti di relazione tra individuo e istituzioni. Dietro a complottismi e ipotesi implausibili, si cela comunque una reazione alla minaccia – questa invece molto concreta – rappresentata dal conferimento di identità digitale basato su autenticazione biometrica.
In questa prima parte di approfondimento ci concentreremo principalmente sulla dimensione “territoriale” interferita da queste tecnologie: l’ubiquità dell’identificazione, la società dei varchi e dei permessi, la sorveglianza funzionale all’esclusione – tipica del modello Banottico (Banopticon – Didier Bigo):
Passiamo quindi alla lettura e al commento di una lettera aperta, scritta da diverse organizzazioni per la difesa dei diritti digitali e della privacy, in cui si descrivono le minacce e le accumulazioni di potere incarnate dall’implementazione europea del Digital Id Wallet:
Estratto dalla puntata del 11 settembre 2023:
9/11 – DALLA WAR ON TERROR ALLA WAR ON MIGRANTS
Se con la War on Terror l’esercito americano ha per primo rimodulato la sua natura da “macchina bellica” a struttura di “polizia globale”, parallelamente veniva varato il Patriot Act: un insieme di leggi che consentiva e introduceva la schedatura di massa della popolazione e l’accumulazione di dati di ogni genere.
Questo nuovo modello di relazione tra potere sorvegliante e popolazione ha contribuito enormemente a plasmare il Capitalismo della Sorveglianza, suggerendo come l’accumulazione di dati potesse trasformarsi in generazione di profitto.
Nel secondo decennio degli anni 2000 abbiamo potuto osservare una variazione sul tema della Guerra Permanente, dalla War On Terror alla War on Migrants, promuovendo la ricerca e lo sviluppo di tecnologie e generando un nuovo capitolo di investimento militare-sorvegliante: