CARCERE: MORIRE DI SCIOPERO DELLA FAME IN ITALIA
Estratto dalla puntata del 15 maggio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia
AUGUSTA: MORIRE IN SCIOPERO DELLA FAME… NEL SILENZIO PIÙ TOTALE
Si tratta di una delle più gravi vicende che abbiano riguardato le carceri italiane negli ultimi anni: la morte in sciopero della fame di due uomini detenuti nello stesso carcere a poche settimane di distanza. La censura di questa notizia da parte dei media di regime è accompagnata da un imbarazzante rimpallo di responsabilità tra direzione del carcere, garanti delle persone detenute, sindacati dei secondini… mentre DAP e ministero tacciono.
Mentre 70 persone sono state denunciate per la solidarietà espressa nei confronti del prigioniero anarchico Alfredo Cospito quando si trovava in sciopero della fame nel carcere di Bancali, a uccidere questi due uomini detenuti nel carcere di Augusta è stata proprio l’assenza di una rete di attenzione e visibilizzazione della loro estrema protesta.
Sempre dal carcere di Augusta apprendiamo di un’altra situazione che ci ricorda l’importanza della solidarietà: il pestaggio di un ragazzo afghano psichiatrizzato, la reazione dei compagni di detenzione, la visibilità rapidamente assunta dalla situazione che ha frenato un potenziale massacro.
Partendo dalla terribile morte di due persone detenute in sciopero della fame concludiamo con un contributo dalla Sardegna, ricordando come altri prigionieri rischino la stessa sorte: