frittura mista|radio fabbrica 15/11/2022
Il primo approfondimento lo abbiamo fatto con l’aiuto di Ashraf, compagno palestinese che abita nel Socrate ex occupato (ancora per poco concesso dal comune) di Bari, che non sentivamo dall’attacco incendiario ed un tentativo di sgombero di dicembre 2020. Le 60 persone che vivono nell’ex liceo Socrate di Bari sono da allora senza luce e senza acqua.
Il Comune ha intenzione di trasformarlo in uffici investendo milioni di euro mettendo in strada (o proponendo soluzioni tampone) tutti gli abitanti nonostante un progetto di trasformazione in struttura recettiva che costerebbe molto meno e la si realizzerebbe in autocostruzione… NO ALLA SPECULAZIONE SI AL RECUPERO!
Buon ascolto
Il secondo argomento della puntata è stato quello della prossima assemblea che si terrà qui a Torino al Manituana il 20 Dicembre, organizzato dalla rete nazionale Documenti per tutti e dall’Assemblea Lotte Lavoro. E’ proprio con un’esponente di quest’ultima che ci siamo fatti raccontare come si è arrivati alla creazione di questo momento e perchè è importante per chi si trova sul nostro territorio senza documenti e chi si interessa alle lotte dei migranti a partecipare. Di seguito un estratto dal comunicato uscito sulle pagine social:
“Per le persone immigrate o figlie di immigrati i problemi legati ai documenti non finiscono mai: l’accesso ad ogni tipo di servizio e tutela, al lavoro, alla sanità e all’educazione è determinato da una miriade di documenti sempre più difficili da ottenere e mantenere. In Italia siamo in moltissimi/e senza permesso di soggiorno; chi ha provato la sanatoria del 2020 è stato truffato o ancora aspetta; rinnovare il permesso è difficile e le pratiche rimangono spesso bloccate in questura per tempi lunghissimi. Chi arriva in Italia è costretto a viaggi lunghi e pericolosi e poi ad aspettare in centri che sono come prigioni.
Siamo stanchi e stanche di dover comprare la residenza per rinnovare, di essere sfruttati/e per avere un lavoro e forse un contratto, siamo stanchi e stanche del razzismo quotidiano.
Alla radice di molti di questi problemi ci sono le leggi italiane ed europee sull’immigrazione: leggi che discriminano, dividono, creano marginalizzazione e precarietà; che vengono mantenute se non inasprite da ogni governo.
Perché tutto questo cambi non possiamo più aspettare una nuova legge inutile e non vogliamo più pagare avvocati e CAF che fanno profitti sulla nostra pelle.
Dobbiamo invece unirci e organizzarci insieme anche a Torino e in Piemonte, così come fanno da tanti anni in tutta Italia i nostri fratelli e sorelle: contro i CPR, contro razzismo e sfruttamento, per i documenti per tutti e tutte.”
Buon ascolto