frittura mista|radio fabbrica 20/12/2022
Il primo argomento trattato in questa puntata è stato quello dei lavoratori e lavoratrici dell’Ispettorato del lavoro, lo abbiamo fatto intervistando Valeria Santurelli, Dirigente Sindacale USB ed Ispettrice tecnica dell’ Ispettorato del Lavoro. Grazie al suo prezioso contributo, siamo potuti andare dietro le quinte di un ramo del Ministero del Lavoro che per volontà politiche sta venendo da anni spolpato fino all’osso, chi ci lavora denuncia una mancanza di organico ed una disorganizzazione veramente impressionanti. Infatti il 12 Dicembre si è svolto lo sciopero nazionale di queste figure che dovrebbero essere il perno istituzionale centrale nell’abbattimento dei rischi per la salute e di sfruttamento di tutta la classe lavoratrice e che invece sembrano venire letteralmente boicottati dalle stesse istituzioni: 7 Ispettori tecnici per 20mila imprese da controllare in Piemonte, paghe più basse rispetto a tutte le altre agenzie ministeriali, automobili personali costrette ad essere usate per scopi aziendali, questo e tanto altro formano il quadro per comprendere cosa sta dietro al numero record di morti sul lavoro nel nostro paese.
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Il secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Santo, lavoratore e delegato sindacale SiCobas alla Battaglio, magazzino ortofrutticolo nella periferia torinese. Con lui abbiamo ripercorso l’evolversi delle lotte sia negli stabilimenti del torinese che di quelli romani, che hanno portato avanti un attacco congiunto a chi come sempre tentava di lucrare sul lavoro degli altri con paghe non conformi ai CCNL di riferimento e cambi appalto che falcidiavano l’occupazione. Un racconto estremamente sincero di un lavoratore che è passato da non avere particolari nozioni sui propri diritti fino ad essere diventato uno dei protagonisti di miglioramenti nelle condizioni di lavoro e nelle paghe per tutti i suoi colleghi.
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Il terzo argomento della puntata lo abbiamo trattato con Irene e Leonardo di Rete del Lavoro Sociale, un collettivo di lavoratori e lavoratrici di questo settore che hanno deciso di mettersi in rete per condividere criticità ed esperienze per uscire dall’isolamento. Infatti i due ospiti ci hanno restituito una fotografia di un lavorat* sociale che deve affrontare grossi carichi fisici nonchè psicologici, non solo nell’esercizio del lavoro, ma anche nella difesa dei suoi più elementari diritti. Per questo abbiamo raccontato ai nostri microfoni l’iniziativa di autoformazione che hanno organizzato lo scorso 17 Dicembre nei saloni della sede centrale del sindacato CUB di Torino.
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