I podcast de Il colpo della strega: 28settembre2015
Un’altro blocco di approfondimento e analisi sul Jobs Act del governo Renzi riguardante la normativa rispetto alle famigerate dimissioni in bianco, arma di ricatto spesso utilizzata a danno delle donne. Una norma semplice, poche righe e una soluzione di una banalità disarmante…così il Jobs Act fa una cosa buona e cancella decenni di una pratica vergognosa, quella delle dimissioni in bianco, che ha costituito per generazioni di lavoratrici una forma di ricatto sin dal primo colloquio di lavoro. Analizziamo quindi il fenomeno nel suo dispiegarsi, anche se non è facile trattandosi di un fatto illecito di difficile tracciabilità, le analisi in merito e le mobilitazioni delle donne nonché le disposizioni in materia del Jobs Act e leggi precedenti, con uno sguardo critico – perché tanto tempo per risolvere il problema? – e soprattutto vigile: cui prodest?”
Nel 2007 Taofick Okoya crea il marchio “Queens of Africa”, Barbie che dovrebbero ricalcare tratti somatici e aspetto tipico delle donne nigeriane, per permettere alle bambine una maggiore identificazione con esse, cosa che con la classica Barbie, altrimenti, non avverrebbe. Pochi giorni fa la notizia sul web del boom di vendite del prodotto e vari articoli entusiastici che stridono profondamente con la realtà delle fattezze delle Barbie nigeriane. Esse non solo ricalcano il solito schema della Barbie classica (alta, magra, prosperosa etc.), col quale un’identificazione non è possibile nemmeno per le bambine occidentali (costituisce per loro, semmai, un modello irraggungibile), ma, nemmeno i tratti del viso riescono in qualche modo a ricordarci i veri volti delle donne nigeriane. Un dettaglio che può rendere le “Queens of Africa” specchietti per le allodole, è il costume tradizionale che portano, presente in tre tipologie, tipico delle tre diverse etnie presenti in Nigeria. Sconvolgente è l’entusiasmo generale per queste bambole, spacciate per rivoluzionarie, quando in realtà rappresentano solo l’ennesimo tentativo di sostenere lo status quo, ammantato di modernità e progresso, essendo l’unico vero obiettivo sempre e solo vendere, non importa a chi, non importa cosa.
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