Estratti dalla puntata del 9 giugno 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

 

CARCERE: ORRORE E RIVOLTA A MARASSI

Mercoledì 4 giugno 2025, in concomitanza con l’approvazione definitiva del “Decreto Sicurezza”, i media di regime iniziano a riportare di una rivolta nel carcere genovese di Marassi; solo nei giorni successivi emergono gli elementi terrificanti riguardanti le cause di questo ammutinamento: le sevizie prolungate nei confronti di un giovanissimo detenuto di 18 anni, finito in una prigione per adulti a causa del Decreto Caivano, violentato e abusato in una cella – per giorni – da parte di altri uomini detenuti in quel carcere.

Senza questo momento di rivolta e di autodifesa collettiva, gli orrori consumatisi a Marassi sarebbero stati silenziati dalla censura carceraria.

Grazie al contributo di un compagno dell’Assemblea Contro Guerra e Repressione di Genova cerchiamo di contestualizzare quanto avvenuto attraverso la lente del decreto Caivano e del pacchetto Sicurezza:

 

TRASMISSIONE DI MODELLI CARCERARI TRA ITALIA E FRANCIA

Mentre le carceri italiane mostrano quotidianamente la propria violenza strutturale, una delegazione francese torna a studiare alla scuola del 41bis:

 

DECRETO SICUREZZA E SERVIZI SEGRETI

Mentre il Copasir richiama Meta per aver avvisato i bersagli dello spyware Graphite dell’infezione dei propri dispositivi, Boldrini e Renzi inveiscono ipocriticamente (e in modo impreciso) contro l’articolo 31 del Pacchetto Sicurezza, la norma che consente nuovi poteri ai Servizi Segreti.

Approfondiamo la sedimentazione di norme che, dal governo Prodi passando per quello Renzi, hanno reso possibile lo scenario attuale, dove agenti di AISE e AISI possono dirigere e organizzare gruppi terroristici e associazioni mafiose, osservando come la minaccia del “colpo di Stato” sia distante (e meno preoccupante nella sua riconoscibilità) rispetto agli scenari concretamente ipotizzabili.

 

L.A. RIOTS: SPERIMENTAZIONE DI ARCHITETTURE AUTORITARIE

Partiamo da un articolo di incarcernation.com sulla militarizzazione dei rastrellamenti di persone migranti e dell’ordine pubblico, osserviamo il ruolo delle armi “non-letali” (in particolare i fucili da paintball) e arriviamo alla normalizzazione della letalità del Taser in Italia.

 

PALANTIR, I RASTRELLAMENTI DELL’ICE E LA MODELLAZIONE DEL GOVERNO AMERICANO

Il ruolo dei software basati su AI di Palantir nella pianificazione di rastrellamenti e deportazioni si accompagna alla sua colonizzazione politica dell’apparato governativo statunitense.

Mike Gallagher, direttore del settore difesa di Palantir, invoca le leggi antiterrorismo contro chi contesta il ruolo della sua azienda nel genocidio di Gaza.




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