Sorveglianza di massa EU: la Big Sister Ylva Johansson | Conflitto geotech tra Usa, Cina ed EU
Estratti dalla puntata del 2 ottobre 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:
LA COMMISSARIA YLVA JOHANSSON E LA SORVEGLIANZA DI MASSA
Andiamo ad analizzare una proposta avanzata dalla commissaria europea agli Affari Interni Ylva Johansson che, qualora approvata, rappresenterebbe uno scenario di sorveglianza di massa senza precedenti.
Con la giustificazione del contrasto alla pedopornografia o CSAM (Children Sexual Abuse Material), si intendere consentire alle autorità un accesso automatico a qualunque interazione online (dal messaggio su Whatsapp alla email) e analizzare i contenuti tramite software di “intelligenza artificiale” per valutare la possibile presenza di materiale o comunicazioni riconducibili alla categoria.
Grazie al contributo di Giacomo Zandonini approfondiamo la genesi di questa proposta, gli interessi sottostanti, gli scenari futuribili: dalla mole di potenziali falsi positivi all’estensibilità di questa modalità di sorveglianza ad altri fronti repressivi.
Una proposta di rilevanza epocale che si inserisce – sul piano internazionale – all’interno del fronte degli attacchi volti ad abolire la cifratura e l’anonimato online.
IL CONFLITTO GEOTECNOLOGICO TRA USA E CINA PASSA PER LE RETI EUROPEE
Tra la messa al bando di Huawei dalle infrastrutture digitali europee e la presentazione di nuovi modelli di smartphone che superano i limiti tecnologici che Washington avrebbe voluto imporre a Pechino, torniamo a parlare del conflitto geo-tecnologico in corso tra Stati Uniti e Cina: una competizione che passa per Taiwan, ma che attraversa anche le reti telecom europee, i beni di consumo, la dimensione materiale della civiltà digitale cibernetica in cui stiamo venendo inseriti anche noi, come individui e come società.