Tobia al decimo giorno di sciopero della fame
Lunedì 12 marzo 2012. Tobia Imperato è in sciopero della fame da ormai 10 giorni. Arrestato il 26 gennaio per aver partecipato alla resistenza allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena, dopo un paio di settimane di carcere, prima a Torino, poi, per punizione, a Cuneo, si trova ai domiciliari. Il giudice gli ha imposto di non comunicare con l’esterno in nessun modo: niente telefonate, niente visite, niente lettere, niente mail. Non gli hanno concesso di uscire per andare a lavorare e, solo dopo ripetute richieste, ha potuto vedere sua madre, sua sorella e la nipotina di cinque anni.
Imposizioni odiose che rendono i suoi domiciliari quasi peggiori del carcere, dove poteva scrivere e ricevere visite.
Se decidesse di disobbedire, magari scrivendo una lettera, sarebbe considerato evaso e per lui si riaprirebbero le porte dalla prigione.
Chi lo costringe a scegliere tra il silenzio e il carcere sarà obbligato a sentire la risacca profonda della sua protesta.
Solo dopo una settimana dall’inizio dello sciopero gli hanno concesso di vedere un medico. Tobia ha perso 9 chili, è un po’ affaticato, ma deciso a non mollare.
Alcuni amici e compagni hanno promosso un’azione di sostegno alla sua lotta di libertà.
Diamo voce a Tobia!
L’invito a scrivergli per sostenerlo e offrirgli la nostra voce come megafono è stato accolto da molti.
Sono arrivate tantissime lettere, alle quali, siamo certi che appena potrà risponderà.
I fili della lotta e della resistenza No Tav si allacciano con la vicenda di Tobia e con quella di tanti altri compagni e compagne, che sono stati arrestati, denunciati, cacciati con il foglio vi via.
La campagna “diamo voce a Tobia” continua.
Scrivete ad anarres@inventati.org e fate girare le vostre lettere.
Sulle sue condizioni di salute ascoltate il suo medico nell’intervista rilasciata a radio Blackout: [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/03/2012-03-11-dottor-Dosio-su-Tobia.mp3|titles=2012 03 11 dottor Dosio su Tobia]