","Paradossalmente inapplicabile l'antimafia alla Grande Opera Tav","post",1465567727,[59,60,61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/convenzioni-internazionali/","http://radioblackout.org/tag/diritto/","http://radioblackout.org/tag/legge-antimafia/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/organo-transnazionale/","http://radioblackout.org/tag/virano/",[66,67,68,12,69,15],"convenzioni internazionali","diritto","legge antimafia","organo transnazionale",{"post_content":71,"tags":76},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"antimafia","si possa applicare la legge \u003Cmark>antimafia\u003C/mark> che la normativa italiana si","Già dal 2012 il problema della attrbuzione degli appalti dei lavori della tratta transfrontaliera, ovvero dell'intera opera ferroviaria di alta velocità tra Lyon e Torino, impatta sulla evidente contraddizione che per un cantiere già pesantemente infiltrato da ditte e personaggi collegati alla mafia non si possa applicare la legge \u003Cmark>antimafia\u003C/mark> che la normativa italiana si è dovuta dare, mentre la legislazione francese non ha intravisto l'esigenza di dotarsi di uno strumento di controllo del genere. Questo è un congegno di cui i furbi appaltatori non si sono voluti dotare in sede di ratifica degli accordi sottoscritti a Venezia il 9 marzo 2016, che sarebbe stata la sede opportuna per prevedere questo genere di regolamento, superando l'impasse dato dal fatto che il diritto applicabile agli appalti nel caso della realizzazione della tratta transfrontaliera è solo quello francese.\r\n\r\nAl proposito abbiamo interpellato l'avvocato Massimo Bongiovanni, che si è occupato in questi anni della parte giuridica del contrasto alla grande opera inutile e mafiogena:\r\n\r\nlegge \u003Cmark>antimafia\u003C/mark> e Lyon-Turin\r\n\r\n \r\n\r\n ",[77,79,81,84,86,88],{"matched_tokens":78,"snippet":66},[],{"matched_tokens":80,"snippet":67},[],{"matched_tokens":82,"snippet":83},[73],"legge \u003Cmark>antimafia\u003C/mark>",{"matched_tokens":85,"snippet":12},[],{"matched_tokens":87,"snippet":69},[],{"matched_tokens":89,"snippet":15},[],[91,94],{"field":92,"matched_tokens":93,"snippet":74,"value":75},"post_content",[73],{"field":33,"indices":95,"matched_tokens":96,"snippets":98},[14],[97],[73],[83],578730123365187700,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":103,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":45},"1108091338752",14,"578730123365187698",{"document":105,"highlight":127,"highlights":133,"text_match":99,"text_match_info":136},{"cat_link":106,"category":107,"comment_count":45,"id":108,"is_sticky":45,"permalink":109,"post_author":110,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":51,"post_id":108,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_thumbnail_html":115,"post_title":116,"post_type":56,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":123},[42],[44],"100005","http://radioblackout.org/2025/09/a-fianco-di-anan-ali-e-mansour/","info2","Dopo aver ottenuto dallo Stato italiano la protezione umanitaria nel 2019, da gennaio 2024 Anan è imprigionato nella sezione di alta sicurezza del carcere di Terni e processato per 270bis c.p. per il suo sostegno alla resistenza di Tulkarem (Cisgiordania). E’ per arrivare al numero minimo di tre persone con cui si giustifica l’accusa di “associazione con finalità di terrorismo” che la magistratura tira in mezzo Alì e Mansour, pur estranei alla lotta armata. Il PM offre come probatorie le testimonianze ottenute tramite interrogatori dello Shin Bet (servizi segreti) nelle carceri israeliane, dove le persone palestinesi sono soggette alla legge marziale e a sistematiche torture. Anan ne è testimonianza vivente: nel suo corpo ci sono undici proiettili e quaranta schegge, non gli è stata risparmiata la frantumazione di alcun osso. A molte persone è servito il genocidio per rendersi conto degli orrori messi in atto da Israele, ma nei tribunali italiani i partigiani palestinesi restano in ogni caso \"terroristi”, rafforzando così l'ideologia sionista volta a farne un nemico da sterminare con qualunque mezzo, senza alcuna inibizione morale.\r\n\r\nAnan è oggi torturato non in Israele, ma dentro al carcere di Terni, in regime di 41-bis, su richiesta dalla DNAA. E’ nel 2015 che la Direzione Nazionale Antimafia amplia il proprio campo d’intervento verso l’antiterrorismo rivelandosi un organismo di coordinamento tra tutte le Procure. Attraverso la creazione di un ambiente culturale prima ancora che giuridico, la DNAA - che influenza pesantemente il discorso pubblico e giornalistico, il governo e il parlamento, la magistratura - opera una strategia contro-insurrezionale preventiva. L’effetto è la costante costruzione di \"emergenze\" e di nemici interni/esterni da perseguire, siano essi individui migranti, musulmani, rivoluzionari, comunisti, anarchici o palestinesi.\r\n\r\nIniziativa giovedì 25 settembre 2025 in via Foggia 14 davanti alla D.I.A. di Torino.\r\n\r\nNe parliamo con alcuni compagni.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/INFO-22092025-PRESIDIO-DIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","22 Settembre 2025","2025-09-23 16:34:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-300x167.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-300x167.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-1024x570.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-768x427.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/ANAN-YAEESH.jpg 1082w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","A FIANCO DI ANAN ALI' E MANSOUR",1758578633,[119,120,121,122],"http://radioblackout.org/tag/41-bis/","http://radioblackout.org/tag/presidi/","http://radioblackout.org/tag/resistenza-palestinese/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[19,124,125,126],"presidi","resistenza palestinese","torino",{"post_content":128},{"matched_tokens":129,"snippet":131,"value":132},[130],"Antimafia","2015 che la Direzione Nazionale \u003Cmark>Antimafia\u003C/mark> amplia il proprio campo d’intervento","Dopo aver ottenuto dallo Stato italiano la protezione umanitaria nel 2019, da gennaio 2024 Anan è imprigionato nella sezione di alta sicurezza del carcere di Terni e processato per 270bis c.p. per il suo sostegno alla resistenza di Tulkarem (Cisgiordania). 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Ed era soprattutto l'invisibilità di chi si trovava a subirla.\r\n\r\nLa novità oggi non è la violenza mafiosa, come non lo era sei anni fa il supersfruttamento nel distretto. La novità è che i senza voce oggi hanno voce. Perché insieme abbiamo imparato a fare coro. E lo abbiamo imparato nello stesso momento in cui abbiamo imparato a stringere i nostri corpi davanti ai cancelli delle fabbriche e dei magazzini di questo distretto.\r\n\r\nLa lotta per il lavoro degno e sicuro è lotta antimafia. La lotta antimafia è lotta per il lavoro degno e sicuro, oppure non è.\"\r\n\r\nAbbiamo chiesto a Riccardo, del sindacato Suddcobas, di raccontarci del corteo di sabato e degli ultimi sviluppi e scioperi nel distretto di Prato. Ascolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/prato.mp3\"][/audio]","24 Febbraio 2025","2025-02-24 18:21:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/480634080_1150459283537812_6858316800613826116_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/480634080_1150459283537812_6858316800613826116_n-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/480634080_1150459283537812_6858316800613826116_n-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/480634080_1150459283537812_6858316800613826116_n-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/480634080_1150459283537812_6858316800613826116_n-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/480634080_1150459283537812_6858316800613826116_n-1536x1152.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/480634080_1150459283537812_6858316800613826116_n.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Corteo a Prato e lotte nel distretto tessile",1740421145,[152,153,154,155,156],"http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/lotte-sindacali/","http://radioblackout.org/tag/picchetto/","http://radioblackout.org/tag/prato/","http://radioblackout.org/tag/suddcobas/",[17,158,159,160,161],"lotte sindacali","picchetto","Prato","suddcobas",{"post_content":163},{"matched_tokens":164,"snippet":165,"value":166},[73,73],"degno e sicuro è lotta \u003Cmark>antimafia\u003C/mark>. 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Questa Bibbia Verde, però, sembra proprio un falso architettato per rendere più semplici i processi e le condanne per reati di mafia. Quali sono le incongruenze presenti in questi libretti? Quali sono state le ripercussioni giudiziarie di questo \"ritrovamento\"? In che modo è utile a mantenere lo spauracchio del nemico interno, a fomentare l'odio per i migranti? In che modo ancora, è utile a mantenere un apparato giuridico e giudiziario basato sull'eccezionalità e giustifica l'esistenza dell'apparato antimafia e antiterrorismo, uno strumento molto potente di controllo e repressione? Ne abbiamo parlato con Lorenzo D'Agostino, giornalista freelance e specializzato in politiche migratorie.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/bibbia-verde.mp3\"][/audio]","27 Settembre 2023","2023-09-27 12:02:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/bibbia-verde-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"157\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/bibbia-verde-300x157.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/bibbia-verde-300x157.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/bibbia-verde-768x403.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/bibbia-verde.jpeg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Storia e conseguenze della cosiddetta \"Bibbia Verde\"",1695816171,[185,186,187],"http://radioblackout.org/tag/bibbia-verde/","http://radioblackout.org/tag/mafia-nigeriana/","http://radioblackout.org/tag/prova-inverosimile/",[189,190,191],"bibbia verde","mafia nigeriana","prova inverosimile",{"post_content":193},{"matched_tokens":194,"snippet":195,"value":196},[73],"sull'eccezionalità e giustifica l'esistenza dell'apparato \u003Cmark>antimafia\u003C/mark> e antiterrorismo, uno strumento molto","Nel 2018 la polizia giudiziaria di Roma mette le mani su due copie di un libretto in un pacco proveniente da Lagos: questo documento verrà usato decine di volte in tribunale come prova schiacciante contro gli appartenenti alla presunta mafia nigeriana per comminare loro pene pesantissime. 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L'insopportabile retorica della vittoria dello Stato sulla mafia rappresentata da questo arresto, a trent'anni dall'arresto di Riina, ha avuto il ruolo di dettare le analisi che da destra a sinistra hanno monopolizzato la comunicazione mediatica. A partire dalle dichiarazioni del ministro Piantedosi che, sulLa Stampa, ha sottolineato la vittoria dello Stato \"con un valore fortissimo anche dal punto di vista simbolico\", ed è proprio di questo significato simbolico che il neo governo Meloni può farne la sua rendita almeno per un po'.\r\n\r\nIl punto però è proprio questo: si celebra questo evento \"quando si ha bisogno di riproporre la chiave di lettura della mafia come antistato e dello stato come antimafia.\", scrive Antonio Vesco, antropologo ricercatore al Dipartimento di Scienze Politiche all'università di Catania nel suo articolo apparso su Jacobin.it in merito all'arresto di Messina Denaro e alle categorie, come quella di \"borghesia mafiosa\", utilizzate per analizzare il fenomeno.\r\n\r\nAntonio continua \"La categoria di borghesia mafiosa fu proposta nei primi anni Settanta da Mario Mineo e poi ripresa e approfondita da Umberto Santino. È una chiave di lettura sempre più pertinente per interpretare la questione mafiosa oggi\", lo stesso De Lucia, procuratore di Palermo, in una dichiarazione di questi giorni ha utilizzato questo termine.\r\n\r\nDurante la chiacchierata abbiamo approfondito varie questioni legate a questo tema, di quali strumenti analitici disponiamo per parlare del fenomeno mafioso, della sua funzione nella riproduzione dello Stato stesso, inteso come sistema di dominio capitalista, cosa si intende oggi quando si parla di consenso sociale e come possiamo comprendere un evento come l'arresto di Messina Denaro in una fase storica di profonda crisi in cui sempre più spesso i reati di tipo associativo vengono traslati dall'ambito mafioso per diventare strumento di repressione del dissenso sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/Arresto-Matteo-Cash.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","20 Gennaio 2023","2023-01-20 14:28:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/messina-cashindex-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"230\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/messina-cashindex-230x300.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/messina-cashindex-230x300.jpeg 230w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/messina-cashindex.jpeg 325w\" sizes=\"auto, (max-width: 230px) 100vw, 230px\" />","Arresto di Matteo Messina Denaro: alcune riflessioni su relazione stato-mafia.",1674224920,[215,216,217,218],"http://radioblackout.org/tag/borghesia-mafiosa/","http://radioblackout.org/tag/mafia/","http://radioblackout.org/tag/matteo-messina-denaro/","http://radioblackout.org/tag/stato-mafia/",[220,221,222,223],"borghesia mafiosa","mafia","matteo messina denaro","stato mafia",{"post_content":225},{"matched_tokens":226,"snippet":227,"value":228},[73],"antistato e dello stato come \u003Cmark>antimafia\u003C/mark>.\", scrive Antonio Vesco, antropologo ricercatore","In questi giorni la prima notizia di tutte le testate è stata l'arresto, condito da mirabolanti commenti sensazionalistici, di Matteo Messina Denaro, boss indiscusso di Cosa Nostra, coinvolto in prima persona tra le principali stragi e assassini degli ultimi trent'anni di storia del nostro paese. L'insopportabile retorica della vittoria dello Stato sulla mafia rappresentata da questo arresto, a trent'anni dall'arresto di Riina, ha avuto il ruolo di dettare le analisi che da destra a sinistra hanno monopolizzato la comunicazione mediatica. A partire dalle dichiarazioni del ministro Piantedosi che, sulLa Stampa, ha sottolineato la vittoria dello Stato \"con un valore fortissimo anche dal punto di vista simbolico\", ed è proprio di questo significato simbolico che il neo governo Meloni può farne la sua rendita almeno per un po'.\r\n\r\nIl punto però è proprio questo: si celebra questo evento \"quando si ha bisogno di riproporre la chiave di lettura della mafia come antistato e dello stato come \u003Cmark>antimafia\u003C/mark>.\", scrive Antonio Vesco, antropologo ricercatore al Dipartimento di Scienze Politiche all'università di Catania nel suo articolo apparso su Jacobin.it in merito all'arresto di Messina Denaro e alle categorie, come quella di \"borghesia mafiosa\", utilizzate per analizzare il fenomeno.\r\n\r\nAntonio continua \"La categoria di borghesia mafiosa fu proposta nei primi anni Settanta da Mario Mineo e poi ripresa e approfondita da Umberto Santino. È una chiave di lettura sempre più pertinente per interpretare la questione mafiosa oggi\", lo stesso De Lucia, procuratore di Palermo, in una dichiarazione di questi giorni ha utilizzato questo termine.\r\n\r\nDurante la chiacchierata abbiamo approfondito varie questioni legate a questo tema, di quali strumenti analitici disponiamo per parlare del fenomeno mafioso, della sua funzione nella riproduzione dello Stato stesso, inteso come sistema di dominio capitalista, cosa si intende oggi quando si parla di consenso sociale e come possiamo comprendere un evento come l'arresto di Messina Denaro in una fase storica di profonda crisi in cui sempre più spesso i reati di tipo associativo vengono traslati dall'ambito mafioso per diventare strumento di repressione del dissenso sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/Arresto-Matteo-Cash.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[230],{"field":92,"matched_tokens":231,"snippet":227,"value":228},[73],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":45,"score":137,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":45},{"document":234,"highlight":254,"highlights":259,"text_match":99,"text_match_info":262},{"cat_link":235,"category":236,"comment_count":45,"id":237,"is_sticky":45,"permalink":238,"post_author":48,"post_content":239,"post_date":240,"post_excerpt":51,"post_id":237,"post_modified":241,"post_thumbnail":242,"post_thumbnail_html":243,"post_title":244,"post_type":56,"sort_by_date":245,"tag_links":246,"tags":250},[42],[44],"77686","http://radioblackout.org/2022/10/avvocati-contro-laccanimento-repressivo-verso-la-conflittualita-anarchica/","Oltre venti avvocati/e di diverse città italiane si sono esposti/e pubblicamente scrivendo un appello congiunto riguardo al particolare accanimento giudiziario, evidente negli ultimi mesi, riservato ad imputati/e anarchici/e. Una giustizia accanita nel formalizzare imputazioni pesantissime mai utilizzate per eventi storici italiani quali le stragi degli anni 80, evidenziando una deriva giustizialista in cui le persone sono punite per quello che rappresentano politicamente.\r\n\r\nUltima evidenza di ciò, è la decisione della Corte di Cassazione all'interno del processo “Scripta manent” di Torino, di riqualificare da strage contro la pubblica incolumità a strage \"politica\" contro lo Stato degli avvenimenti del 2006, che non avevano causato alcun ferito. Fatti attribuiti a due imputati/e anarchici/e. Riqualificazione che consente di condannare all'ergastolo chi è imputato/a. Ma gli esempi sono molti: dalla Sorveglianza Speciale alla detenzione in regime di Alta Sicurezza e di regime duro 41 Bis, una tortura istituzionalizzata.\r\n\r\nCerchiamo di riflettere con l'Avvocato Gianluca Vitale su quello che sta avvenendo all'interno delle aule tribunalizie italiane contro la conflittualità anarchica, riflettendo anche sulla sorgente storica e politica di questa \"peculiarità\" allarmante dello Stato italiano e di quanto questa situazione è sicuramente inserita in un insieme di rapporti di forza momentaneamente a svantaggio dei movimenti conflittuali sociali dal basso.\r\n\r\nIn diretta, dai microfoni di Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/avvocati-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito pubblichiamo l'appello degli avvocati ed un podcast targato RBO sullo stesso tema, con una intervista ad un altro avvocato firmatario.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/repressione-anarchici-avvocati-prendono-parola-ep-01/\r\n\r\n \r\n\r\nL'appello:\r\n\r\nIl 6 luglio scorso la Corte di Cassazione ha deciso di riqualificare da strage contro la pubblica incolumità (art 422 c.p.) a strage contro la sicurezza dello Stato (art. 285 c.p.) un duplice attentato contro la Scuola Allievi Carabinieri di Fossano, avvenuto nel giugno 2006 (due esplosioni in orario notturno, che non avevano causato nessun ferito) e attribuito a due imputati anarchici.\r\n\r\nL’originaria qualificazione di strage prevede l’applicazione della pena non inferiore a 15 anni di reclusione, l’attuale, invece, la pena dell’ergastolo. Sembra paradossale che il più grave reato previsto dal nostro ordinamento giuridico sia stato ritenuto sussistente in tale episodio e non nelle tante gravissime vicende accadute in Italia negli ultimi decenni, dalla strage di Piazza Fontana a quella della stazione di Bologna, da Capaci a Via D’Amelio e Via dei Georgofili ecc.\r\n\r\nNel mese di aprile 2022 uno dei due imputati era stato inoltre destinatario di un decreto applicativo del cd. carcere duro, ai sensi dell’art. 41 bis comma 2 O.P. (introdotto nel nostro sistema penitenziario per combattere le associazioni mafiose e che presuppone la necessità di impedire collegamenti tra il detenuto e l’associazione criminale all’esterno per fini criminosi), altra vicenda singolare essendo notorio che il movimento anarchico rifugge in radice qualsiasi struttura gerarchica e/o forma organizzata, tanto da far emergere il serio sospetto che con il decreto ministeriale si voglia impedire l’interlocuzione politica di un militante politico con la sua area di appartenenza piuttosto che la relazione di un associato con i sodali in libertà.\r\n\r\nSempre nel mese di luglio u.s. è stata pronunciata una ulteriore aspra condanna in primo grado, a 28 anni di reclusione, contro un altro militante anarchico per un attentato alla sede della Lega Nord, denominata K3, anche per tale episodio nessuno ha riportato conseguenze lesive. 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Atteggiamento che oggi viene riproposto verso gli anarchici, rei soprattutto di manifestare una alterità irriducibile all’ordine costituito.\r\n\r\nDa avvocati e avvocate ci troviamo ad essere spettatori di una deriva giustizialista che rischia di contrapporre ad un modello di legalità penale indirizzato ai cittadini, con le garanzie e i 3 diritti tipici degli stati democratici, uno riservato ai soggetti ritenuti pericolosi, destinatari di provvedimenti e misure rigidissimi, nonché di circuiti di differenziazione penitenziaria.\r\n\r\nTutto ciò ci preoccupa perché comporta un progressivo allontanamento dai principi del garantismo giuridico, da quello di legalità (per cui si punisce per ciò che si è fatto e non per chi si è) a quello di offensività, sino ad un pericoloso slittamento verso funzioni meramente preventive e neutralizzatrici degli strumenti sanzionatori, come gli esempi sopra richiamati dimostrano.\r\n\r\nDa Roma: Avv. Flavio Rossi Albertini, Avv. Caterina Calia, Avv. Simonetta Crisci, Avv. Ludovica Formoso Avv. Ivonne Panfilo; Avv. Marco Grilli; Avv. Pamela Donnarumma; Avv. Gregorio Moneti; Avv. Leonardo Pompili.\r\n\r\nDa Torino: Avv. Gianluca Vitale, Avv. Claudio Novaro, Avv. Gianmario Ramondini.\r\n\r\nDa Bologna: Avv. Ettore Grenci, Avv. Daria Mosini,Avv. Danilo Camplese \r\n\r\nDa Milano: Avv. Margherita Pelazza, Avv. Eugenio Losco, Avv.Benedetto Ciccaroni, Avv.Tania Bassini\r\n\r\n Da Firenze: Avv. Sauro Poli\r\n\r\nDa La Spezia: Avv. Fabio Sommovigo\r\n\r\nDa Napoli: Avv. 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Ricordiamo che, sempre a Milano, all’interno dell’Ospedale San Paolo è presente un’appendice detentiva dedicata al trattamento di persone sottoposte al regime di 41bis.\r\n\r\nNel frattempo, il dibattito pubblico punta sulla diversione dal tema centrale: evitare di affrontare la brutalità del 41bis e il suo utilizzo come strumento di tortura, evitare di osservarne l’applicazione a fasce sempre più estese di “nemici dello Stato”, evitare di considerare le dimostrazioni di ostilità dilaganti verso l’apparato punitivo italiano e concentrarsi invece sulla vittimizzazione delle isituzioni, che eroicamente possono affermare: “non trattiamo con i terroristi”, “non ci pieghiamo alle intimidazioni”.\r\n\r\nSull’onda della frenesia forcaiola, il deputato di Fratelli d’Italia Manlio Messina è arrivato a dichiarare: “apprendiamo delle gravissime notizie di altre cinque auto incendiate, di matrice sempre anarchica terroristica, e quindi ci auguriamo che anche in questa vicenda vengano prese le persone, messe in galera e probabilmente speriamo anche che venga applicato anche il 41bis”.\r\n\r\nAl di là dei travasi di liquami dalle fauci dei nostaglici della garrota, che contesto ambientale sta generando la più importante mobilitazione anticarceraria degli ultimi decenni?\r\n\r\nNella puntata di Bello Come Una Prigione Che Brucia di lunedì 30 gennaio 2023 (precedente alla notizia del trasferimento di Alfredo), si è affrontata una riflessione sul ruolo dell’Antimafia-Antiterrorismo e sulla sua necessità di costruire un clima di “emergenza perenne” funzionale alla legittimazione della sua stessa esistenza. La violenza estrema del 41bis non era mai stata visibilizzata come in questi mesi, i paladini della super Procura \u003Cmark>Antimafia\u003C/mark>-Antiterrorismo non erano mai stati diffusamente riconosciuti nella loro dimensione di torturatori.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/BCUPCB-tortura-per-procura.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTra le varie mobilitazioni che sabato 28 gennaio hanno attraversato le strade di diverse città italiane per ricordare l’urgenza della declassificazione di Alfredo Cospito e la necessità di contrastare la normalità della tortura in Italia, l’attenzione mediatica si è concentrata in particolar modo su quella di Roma. Grazie al contributo di una compagna, cerchiamo di approfondire il contesto di forte compressione dell’agibilità del territorio messa in atto contro le mobilitazioni di strada nella capitale, facendo chiarezza su alcune dinamiche che hanno addirittura portato la Celere a caricare la Digos e riflettendo più estesamente sulla mobilitazione in corso.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/BCUPCB-roma-corteo28.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":435,"snippet":436,"value":436},[130],"41bis = Tortura per Procura (\u003Cmark>Antimafia\u003C/mark>) - In strada a Roma",[438,440],{"field":383,"matched_tokens":439,"snippet":436,"value":436},[130],{"field":92,"matched_tokens":441,"snippet":432,"value":433},[130],{"best_field_score":101,"best_field_weight":386,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":45,"score":443,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":45},"578730123365187705",{"document":445,"highlight":472,"highlights":477,"text_match":99,"text_match_info":480},{"comment_count":45,"id":446,"is_sticky":45,"permalink":447,"podcastfilter":448,"post_author":317,"post_content":449,"post_date":450,"post_excerpt":51,"post_id":446,"post_modified":451,"post_thumbnail":452,"post_title":453,"post_type":323,"sort_by_date":454,"tag_links":455,"tags":464},"99131","http://radioblackout.org/podcast/analisi-processo-santa-maria-capua-vetere-2-giorni-contro-il-carcere-in-sicilia-droni-cinesi-a-gaza/",[272],"Estratti dalla puntata del 14 luglio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE: STUPRI E CALDO LETALE\r\n\r\nAumentano in modo significativo gli stupri e le morti per il caldo nelle carceri italiane; con le violenze sessuali emerse nella struttura di Prato e un decesso a Sollicciano, la cronaca conferma questa terrificante tendenza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_carcere-morti-stupri-2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n/ / / Maggiori dati nella puntata precedente\r\n\r\n \r\n\r\nPROCESSO PER LA MACELLERIA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE\r\n\r\nGrazie al contributo dell’avvocato Luigi Romano torniamo a seguire le evoluzioni del processo per il massacro del 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, quando una “perquisizione straordinaria” si tradusse in un esteso e organizzato dispositivo di violenze e abusi.\r\n\r\nPartendo dalla cronaca di un processo di rilevanza storica nell’analisi della violenza di Stato, torniamo sulla connivenza all’interno dell’apparato repressivo, sulla cornice culturale che può legittimare e normalizzare certe pratiche, sulle traiettorie stabilite dall’ultimo Decreto Sicurezza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_LuigiSMCV_EDIT01.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPer approfondire altri aspetti del processo in compagnia di Luigi Romano:\r\n\r\nApprofondimento 1\r\n\r\nApprofondimento 2\r\n\r\n \r\n\r\nSICILIA: DUE GIORNO CONTRO IL CARCERE SULLE MADONIE\r\n\r\n26-27 Luglio 2025 presso il Laboratorio per l'autogestione Alavò (Polizzi Generosa – PA) si terrà una “due giorni contro il carcere” e di critica radicale dell’apparato repressivo.\r\n\r\nIn diretta con un compagno di Alavò, approfondiamo uno dei temi centrali dell’iniziativa: il ruolo della DNAA (Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo), la colonizzazione militare-repressiva della Sicilia, la funzione contro-rivoluzionaria delle mafie e i loro legami con gli apparati di potere dello Stato:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_Madonie_EDIT01.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPer contatti:\r\n\r\nscirocco@autoproduzioni.net\r\n\r\nvumsec@canaglie.net\r\n\r\nL'iniziativa è organizzata da “Alavò - 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