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Dunque è l'interlocutore giusto per commentare la richiesta del Dipartimento di Stato americano di rimanere con diecimila uomini in territorio afgano ancora oltre la scadenza del 2014, avendo potuto vedere il suo paese prima di questo scempio, durante e dopo. 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E' un sintomo del tentativo di allontanare dal quartiere le classi sociali emarginate. Un gruppo di persone ha deciso di costruire con materiale di risulta delle panchine e rimetterle al loro posto.\r\n\r\nNe parliamo con Francesco, della redazione di NapoliMonitor.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/INFO-22092025-MIGLIACCIO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","22 Settembre 2025","2025-09-23 16:35:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/MONITOR-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"238\" height=\"212\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/MONITOR.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","PANCHINE E GENTRIFICAZIONE IN AURORA",1758577764,[181,68,182],"http://radioblackout.org/tag/aurora/","http://radioblackout.org/tag/riqualificazione/",[184,82,185],"aurora","riqualificazione",{"post_content":187},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":190},[90],"dove a sedersi sono i \u003Cmark>turisti\u003C/mark>, o nuovi abitanti più rispettabili.","Da anni, nel quartiere Aurora, davanti al Sermig, sul Lungodora e in altri luoghi scompaiono le panchine e appaiono nuove sedute altrove, dove a sedersi sono i \u003Cmark>turisti\u003C/mark>, o nuovi abitanti più rispettabili. 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Secondo New Delhi e secondo le dichiarazioni ufficiali del governo di Modi sarebbero stati colpiti obiettivi \"terroristici\", mentre il Pakistan sostiene che siano stati colpiti civili. Il premier del Pakistan Sharif ha immediatamente dichiarato che la risposta non si farà attendere, dato che sin da subito ha contestato la ricostruzione dell'attentato che lo ricondurrebbe a milizie pachistane per l'indipendenza del Kashmir.\r\n\r\nSi preannuncia quindi la ripresa di uno scontro aperto, dopo otto decenni di una cosiddetta \"guerra a bassa intensità\" che ha visto a più riprese momenti di guerra aperta tra i due Stati in relazione ai territori contesi e ai loro confini. Inoltre, non è esclusa la minaccia del ricorso all'arma nucleare, di cui entrambi gli Stati posseggono delle testate. Un altro elemento significativo della fase di scontro aperto è dato dalla sospensione unilaterale dell'accordo che riguarda il Trattato delle acque dell'Indo, mossa che apre immediatamente all'intenzione di colpire l'accesso alle risorse primarie, come l'acqua, per la popolazione del Pakistan. Questa escalation si inserisce in una fase di governo interna all'India in cui Modi ha avuto necessità di recuperare consenso e la campagna anti-islamica ha avuto una recrudescenza.\r\n\r\nAi nostri microfoni Claudio Avella, corrispondente per Pagine Esteri in India\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/India-pakistan-2025_05_08_2025.05.08-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","8 Maggio 2025","2025-05-08 15:45:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/CITTNUOVAPAMOM_20250507184928862_a971b03d495d5a51bc45a0b0bb3d33b7-scaled-720x0-c-default-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/CITTNUOVAPAMOM_20250507184928862_a971b03d495d5a51bc45a0b0bb3d33b7-scaled-720x0-c-default-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/CITTNUOVAPAMOM_20250507184928862_a971b03d495d5a51bc45a0b0bb3d33b7-scaled-720x0-c-default-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/CITTNUOVAPAMOM_20250507184928862_a971b03d495d5a51bc45a0b0bb3d33b7-scaled-720x0-c-default.jpg 720w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Scontro aperto tra India e Pakistan: \"Operazione Sindoor\"",1746719150,[212,213,214,215,216,217],"http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/kashmir/","http://radioblackout.org/tag/modi/","http://radioblackout.org/tag/nucleare/","http://radioblackout.org/tag/pakistan/",[219,220,221,222,223,224],"guerra","india","Kashmir","Modi","nucleare","pakistan",{"post_content":226},{"matched_tokens":227,"snippet":228,"value":229},[90],"dell'attentato che ha ucciso 26 \u003Cmark>turisti\u003C/mark> indiani nel Kashmir amministrato dall'India","A seguito dell'attentato che ha ucciso 26 \u003Cmark>turisti\u003C/mark> indiani nel Kashmir amministrato dall'India avvenuto a fine aprile, la risposta dello stato indiano è arrivata nella notte tra martedì 6 maggio e mercoledì 7 maggio, con l'Operazione definita Sindoor: una serie di bombardamenti si sono abbattuti sul Pakistan, nella parte di territorio pachistana del Kashmir e nella provincia pachistana del Punjab. 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L'India ha adottato diverse misure, tra cui il ridimensionamento dei rapporti diplomatici con il Pakistan e la sospensione della sua partecipazione al fondamentale Trattato sulle Acque dell'Indo, India e Pakistan, con una popolazione complessiva di oltre 1,6 miliardi di persone, dipendono fortemente dalle acque dei fiumi che scorrono dall'Himalaya. Dopo nove anni di discussioni, facilitate dalla Banca Mondiale, l'allora Primo Ministro indiano Jawaharlal Nehru e l'ex Presidente pakistano Ayub Khan firmarono il Trattato sulle acque dell'Indo nel settembre del 1960. Il trattato fu firmato poiché entrambe le nazioni dipendono dagli stessi sistemi fluviali per l'irrigazione e l'agricoltura. L'India è obbligata a consentire alle acque dei fiumi occidentali di fluire in Pakistan, salvo limitate eccezioni. La situazione in Kashmir era peggiorata nel 2019 quando Nuova Delhi ha abolito la limitata autonomia della regione e ha posto lo stato sotto il suo controllo diretto,un tentativo di soluzione autoritaria di un problema complesso secondo la logica di Modi che non è nuovo all’utilizzo delle retoriche della forza tipiche del nazionalismo Hindu .\r\nL'India ha avviato giovedì esercitazioni aeree e navali su larga scala, che secondo gli analisti potrebbero aprire la strada a un'azione militare, mentre il primo ministro, Shehbaz Sharif, ha tenuto una rara riunione del comitato per la sicurezza nazionale con i massimi vertici militari .Intanto estremisti indu' hanno aggredito nelle università studenti kashmiri ,rinfocolando la retorica antimusulmana .\r\nNe parliamo con Matteo Miavaldi giornalista esperto conoscitore dell'India\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/INFO-28042025-MIAVALDI.mp3\"][/audio]\r\n \r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","28 Aprile 2025","India e Pakistan ai ferri corti per il Kashmir ","2025-04-28 17:58:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Kashmir-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"187\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Kashmir-300x187.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Kashmir-300x187.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Kashmir.jpg 565w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","KASHMIR: RISCHIO COLLISIONE TRA INDIA E PAKISTAN",1745863101,[249,250,214,217],"http://radioblackout.org/tag/attentato/","http://radioblackout.org/tag/india-nazionalista-di-modi/",[252,253,221,224],"attentato","India nazionalista di Modi",{"post_content":255},{"matched_tokens":256,"snippet":257,"value":258},[90],"contro civili, per lo più \u003Cmark>turisti\u003C/mark> indiani, il peggiore degli ultimi","Ventisei persone uccise in un attacco armato contro civili, per lo più \u003Cmark>turisti\u003C/mark> indiani, il peggiore degli ultimi anni, ha scatenato una reazione a catena di misure drastiche, accuse incrociate, rappresaglie e minacce. 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Sono caduti 630 litri d'acqua in pochissimo tempo: il cambiamento climatico e la pessima gestione politica del territorio sono i responsabili di queste morti e di questa distruzione. Infatti le vittime si potevano evitare, il servizio meteorologico spagnolo aveva già avvisato, ma il governo valenciano non ha attivato gli avvisi, o meglio li ha attivati alle 8 di sera, quando le persone erano già sfollate e in pericolo. Anzi, il governo valenciano ha cercato di sminuire il fenomeno, la gente ha continuato ad andare a lavorare e ad andare a scuola. La politica è colpevole per strage.\r\n\r\nLa prevenzione, inoltre, non è stata messa in atto in questi territori, nonostante siano ciclicamente toccati da eventi climatici particolari. La politica locale non solo non si è occupata di mettere in sicurezza questi luoghi, ma da quando (due anni fa) è cambiato il governo valenciano ed è salita al governo la destra e l'estrema destra, ha smantellato i servizi pubblici di prevenzione delle emergenze e, anzi, ha speso 17 milioni di euro in feste taurine, nell'uccisione di tori. Le telecomunicazioni e la stampa spagnola non stanno coprendo quello che sta accadendo, se non con titoli raccapriccianti che parlano di disagi per i turisti per la mancanza di treni e aerei. Contro tutto questo, sale la rabbia sociale nel territorio.\r\n\r\nNe parliamo al telefono con una compagna da Valencia ai microfoni dell'informazione di radio blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/VALENCIA-1.mp3\"][/audio]","31 Ottobre 2024","2024-10-31 17:16:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/valencia-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"299\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/valencia.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Valencia: DANA fra cambiamento climatico e responsabilità politiche",1730382850,[277,278,279],"http://radioblackout.org/tag/cambiamento-climatico/","http://radioblackout.org/tag/dana/","http://radioblackout.org/tag/valencia/",[281,282,283],"cambiamento climatico","dana","valencia",{"post_content":285},{"matched_tokens":286,"snippet":287,"value":288},[90],"parlano di disagi per i \u003Cmark>turisti\u003C/mark> per la mancanza di treni","Da martedì DANA, o gota freda, fenomeno atmosferico che ha scaricato grandissime quantità di acqua in poche ore, a Valencia ha già causato più di 100 morti e cento mila sfollati e continua ancora. Sono caduti 630 litri d'acqua in pochissimo tempo: il cambiamento climatico e la pessima gestione politica del territorio sono i responsabili di queste morti e di questa distruzione. Infatti le vittime si potevano evitare, il servizio meteorologico spagnolo aveva già avvisato, ma il governo valenciano non ha attivato gli avvisi, o meglio li ha attivati alle 8 di sera, quando le persone erano già sfollate e in pericolo. Anzi, il governo valenciano ha cercato di sminuire il fenomeno, la gente ha continuato ad andare a lavorare e ad andare a scuola. La politica è colpevole per strage.\r\n\r\nLa prevenzione, inoltre, non è stata messa in atto in questi territori, nonostante siano ciclicamente toccati da eventi climatici particolari. 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La prima, sull’industria delle armi, si è svolta lo scorso 25 maggio, la seconda, sulla città vetrina, si è tenuta il 9 giugno.\r\nNe abbiamo parlato con uno dei due relatori, Giovanni Semi, sociologo, insegna all’università di Torino ed è autore di numerosi studi sui processi di gentrification all’ombra della Mole.\r\n\r\nClima e capitalismo\r\nIl capitalismo, lo sappiamo, è una macchina anomica animata dalla logica del profitto a tutti i costi, che macina le vite degli ingranaggi meno pregiati e facilmente sostituibili, come uomini e donne messi al lavoro alle migliori condizioni che i padroni riescono a negoziare.\r\nFinché è prevalsa l’opinione che la crescita capitalista fosse potenzialmente infinita, alcuni ritenevano che il capitalismo si potesse correggere con la socialdemocrazia. Oggi tutti sanno che la crescita infinita in un pianeta dalle risorse limitate è impossibile. Non solo. 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C'è ancora spazio per chi abita davvero le città?\r\nLa priorità è data a chi porta profitto, ai turisti che consumano, comprano e vanno via, ma cosa rimane per chi resta?\r\n\r\nAbbiamo analizzato il problema della turistificazione e abbiamo identificato le sue cause: l'avidità dei proprietari di immobili, la speculazione edilizia, la mancanza di politiche urbane efficaci.\r\nLe città diventano luoghi di consumo, dove la vita dei residenti è sacrificata in nome del dio denaro. Il tessuto sociale si disgrega, le comunità locali sono spinte ai margini e il territorio è sfruttato senza alcun riguardo per il futuro.\r\n\r\nUn viaggio tra le contraddizioni del turismo di massa, visto con gli occhi degli studenti fuori sede che tornano a casa e quasi non la riconoscono più.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Apro Palermo, Trame di Quartiere da Catania e la coalizione veneziana No Space For Bezos\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Quinta-puntata-saperi-maledetti-turismo-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLink alla pagina Instagram con cui potete contattarci per partecipare alle puntate con commenti o considerazioni. 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Il 28 aprile 2024, l'associazione padronale Assocontact, aveva dichiarato l'intenzione di non volere più applicare ai dipendenti delle aziende che riunisce, il CCNL telecomunicazioni perché troppo poco competitivo sul mercato del settore (come sempre più spesso accade, si richiede a chi lavora sempre più flessibilità, meno tutele e riduzione della paga).La notizia è che in un settore dove il lavoro è sempre più parcellizzato, precario e conseguentemente i lavoratori sempre più ricattabili, a Milano c'è stato uno sciopero di categoria molto partecipato, che poi ha dato la spinta lavoratori del Veneto e della Puglia. Ma la notizia ancora più inedita e soddisfacente è che queste mobilitazioni hanno portato a dei risultati concreti.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_21_01_Carlo-Parianni-CUB-Milano-sull-vittoria-di-lavorat-call-center.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato nuovamente quello dei lavoratori nei musei, questa volta di quelli torinesi che hanno lanciato uno sciopero domenica 26 gennaio. Stiamo parlando nello specifico di operatori museali di biglietteria, che alle 13:30 di quella data incroceranno le braccia, abbiamo avuto ospite al telefono uno di loro per farci raccontare come si è giunti all'indizione di sciopero. Infatti ai responsabili dei musei reali pare non interessi il destino di chi per anni sono stati i primi ad interfacciarsi con migliaia e migliaia di turisti da tutto il mondo che hanno visitato i musei di questo circuito, perché a fronte di un cambio appalto per i servizi di biglietteria, non viene richiesta la clausola sociale (ovvero il mantenimento di occupazione seppur con un'azienda diversa). Questi lavoratori hanno deciso dunque di indire per sabato 25 in Piazzetta Reale 1 dalle 14 alle 18 un'assemblea sindacale in presidio e il giorno dopo lo sciopero ai Musei Reali a partire dalle 13:30, ora dalla quale non verrà più venduto nessun biglietto. Vi invitiamo a partecipare numerosi per portare solidarietà a chi sceglie di resistere contro incompetenza e clientelismo strutturali di questo, come tanti altri ambiti lavorativi.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_21_01_Lavoratore-Musei-Reali-su-assemblea-e-sciopero-25-e-26-gennaio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Alberto Russo dell' ANLM (Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione) manutentore che lavora in RFI (Rete Ferroviaria Italiana) sullo sciopero dello straordinario (dal 28/01/2025 al 26/02/2025) e sul comunicato che l'assemblea sta facendo circolare su \"Problemi nel trasporto ferroviario:\r\nproviamo a fare chiarezza\".\r\n\r\nL'ANLM è nata come assemblea di lavoratori autorganizzati della manutenzione in Ferrovia dello Stato ha avuto la capacità di organizzare scioperi contro le condizioni di lavoro dei manutentori e la loro sicurezza. Durante le ultime assemblee è nata l'esigenza di fare uno sciopero di lunga durata, incisivo e che spezzasse la gogna mediatica contro chi lo fa.\r\n\r\nDa qui nasce l'idea dello sciopero dello straordinario. Alberto ci ha spiegato che \"I problemi di trasporto, venuti alla luce maggiormente negli ultimi tempi, che portano a ritardi normalizzati con\r\nparalisi di interi snodi ferroviari sono legati a doppio filo dalla richiesta illecita dell'azienda di fare straordinari non concordati con i lavoratori e fuori dal CCNL. Per difenderci abbiamo deciso di organizzare lo sciopero dello straordinario e insieme a COBAS e CUB l'ANLM sta facendo girare il comunicato\".\r\nIl comunicaro lo trovate a questo link.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_21_01_Alberto-Russo-ANLM-ferrovie-su-sciopero-dello-straordinario-e-assemlbea.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","25 Gennaio 2025","2025-02-04 22:50:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/assemblea-sciopero-straordinario-1-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 21/01/2025",1737763338,[441],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[327],{"post_content":444},{"matched_tokens":445,"snippet":446,"value":447},[90],"con migliaia e migliaia di \u003Cmark>turisti\u003C/mark> da tutto il mondo che"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia telefonica di Carlo Parianni della CUB Milano, per esplorare un mondo di cui si parla molto poco, ovvero quello dei call center. 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È il dato dei procedimenti seguiti da un solo studio legale di Milano sulle una parte delle inchieste nate da lotte sindacali soprattutto nella logistica nel nord Italia.\r\nLo studio, specializzatosi dal 2016 in poi nella difesa di operai e esponenti sindacali nel settore della logistica, ne ha contati circa tremila, solo nei territori seguiti: in particolare Milano e Piacenza, ma anche Bologna, Alessandria, Pavia, Brescia, Novara, Mantova, Cremona, Bergamo.\r\nSignifica che il numero totale italiano è molto più alto.\r\nAd oggi sono 300 i procedimenti ancora aperti.\r\nCon il DDL 1660 la situazione è destinata a peggiorare.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSanitalia è il nuovo gestore del CPR di Torino\r\nL’appalto da 8,4 milioni di euro per la gestione della prigione per migranti di corso Brunelleschi se lo è aggiudicato Sanitalia. 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Il primo è il fulcro della narrazione pubblica, il secondo viene occultato tra satelliti ed esplorazioni spaziali.\r\nLa lenta ma inesorabile fuga della Fiat, ormai solo più un marchio per le auto, ha decretato la decadenza e l’impoverimento della città. Sulle macerie di quella storia le amministrazioni comunali degli ultimi vent’anni, hanno provato a costruire, con alterna fortuna, “la città vetrina per i grandi eventi”, una scelta dalle conseguenze politiche e sociali devastanti, perché si è basata su violente dinamiche di controllo sociale ed interventi di riqualificazione escludente, una sempre più netta dinamica di gentrification.\r\nVi abbiamo proposto la lettura ragionata della prima parte dell’opuscolo, presentato il 28 novembre a Torino.\r\nPer chi si fosse perso l’incontro qui c’è il video della serata: https://www.anarresinfo.org/video-always-on-the-move-torino-vetrina-per-turisti-e-citta-delle-armi/\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 dicembre\r\ncena antinatalizia\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nQuanto costa? Tantissimo per chi ne ha, meno per chi ha meno, poco per chi ha poco. Sosteniamo le lotte qui e in ogni dove, diamo solidarietà a chi è colpito dalla repressione, mettiamo un mattone nella direzione di una società libera, autogestita, solidale.\r\nPorta la tua statuetta per il pres-empio autogestito!\r\nPer prenotazioni scrivere a antimilitarista.to@gmail.com \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[471],{"field":193,"matched_tokens":472,"snippet":468,"value":469},[90],{"best_field_score":163,"best_field_weight":196,"fields_matched":132,"num_tokens_dropped":51,"score":197,"tokens_matched":132,"typo_prefix_score":51},{"document":475,"highlight":487,"highlights":492,"text_match":161,"text_match_info":495},{"comment_count":51,"id":476,"is_sticky":51,"permalink":477,"podcastfilter":478,"post_author":301,"post_content":479,"post_date":480,"post_excerpt":56,"post_id":476,"post_modified":481,"post_thumbnail":482,"post_title":483,"post_type":358,"sort_by_date":484,"tag_links":485,"tags":486},"93651","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-15-novembre-voci-di-disertori-russi-e-ucraini-sudan-il-ritorno-di-trump/",[301],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-11-15-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nDisertori della guerra Russia – Ucraina. Voci e testimonianze dai due lati del fronte\r\nVi proponiamo la lettura di un opuscolo uscito per il 4 novembre e curato dall’Assemblea Antimilitarista\r\nQui puoi leggere l’opuscolo:\r\nopuscolo disertori \r\n\r\nSudan. Il Sudan, paese situato nel cuore dell’Africa, è attualmente teatro di un conflitto devastante che ha portato a una crisi umanitaria senza precedenti. Le radici di questa guerra affondano in decenni di tensioni politiche, etniche, religiose e sociali, che si sono intensificate nell’ultimo periodo, portando il paese sull’orlo di un collasso totale.\r\nPer comprendere appieno la situazione odierna, è fondamentale esaminare le radici storiche dei conflitti in Sudan. Il paese ha una lunga storia di colonizzazione e oppressione, iniziata con il dominio ottomano e poi con quello britannico interessato ad avere una continuità territoriale nel continente africano dal Cairo a Città del Capo.\r\nVi proponiamo un articolo di Massimo Varengo uscito sul settimanale Umanità Nova\r\n\r\nIl ritorno di Trump\r\nLa scorsa settimana abbiamo fatto un primo commento delle elezioni statunitensi. Argomentavamo come il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca fosse un segno dei tempi.\r\nLa grande paura della fine del privilegio di cui hanno goduto le classi medie dei paesi ricchi attraversa trasversalmente il pianeta ed investe anche gli States.\r\nLa promessa nel ritorno dell’età dell’oro è una delle chiavi di lettura della vittoria elettorale del tycoon di New York.\r\nOggi vogliamo provare ad inquadrare il contesto geopolitico in cui si inserisce il ritorno di Trump e di quello che rappresenta.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nAlways on the move\r\nTorino: vetrina per turisti e città delle armi\r\nGiovedì 28 novembre\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nPresentazione dell’opuscolo\r\nDialogheranno Francesco Migliaccio e Maria Matteo\r\n\r\nContinuano le presentazioni di “Tramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione Palestinese”. Dopo Torino, Trieste e Carrara, venerdì 22 saremo a Reggio Emilia e venerdì 29 a Pordenone. \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","21 Novembre 2024","2024-11-21 14:17:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/4-novembre-contrasto-200x110.jpg","Anarres del 15 novembre. 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