Aldo Bianzino, un passo verso la verità
Scritto dainfosu 13 Aprile 2012
Sul nuovo numero di Terra, in edicola da venerdì, un’inchiesta del mensile racconta di nuovi particolari emersi nella vicenda di Aldo Bianzino, il falegname di Pietralunga che per la procura di Perugia, che archiviò l’ipotesi di omicidio, morì per cause naturali nella prigione di Capanne nel 2007. Il giornale rivela che nelle udienze tenutesi per giudicare la guardia carceraria Gianluca Cantoro, ritenuto responsabile di omissione di soccorso, falso e omissione di atti d’ufficio e condannato a marzo a un anno e mezzo con pena sospesa, sono emerse almeno tre rilevanti evidenze che sostengono la tesi dei famigliari, secondo cui, come hanno detto al giornale, il caso andrebbe riaperto.
La decisione di archiviazione si basava sui riscontri prodotti da un corposo dossier dei medici incaricati dalla magistratura perugina in cui un fotogramma di materia cerebrale evidenziava in modo chiaro un aneurisma, ma adesso tutto ritorna in discussione: Quel fotogramma non era di Aldo, ma di uno sconosciuto..
La famiglia e gli amici di Aldo, richiedono ora che si riapra il caso.
Ascolta la diretta con Leonardo del Comitato Verità e Giustizia per Aldo
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