Servi, interessati e incompetenti.

Scritto dasu 16 Luglio 2013

l43-letta-alfano-pansa-130714230040_mediumLa qualità di un governo si vede da queste cose. Ministri e alti funzionari di polizia si mettono a disposizione di un ambasciatore, senza porsi nessuna domanda su cosa stiano facendo. Ovvero perché.

Si resta senza parole davanti alla somma di servilismo, incompetenza, disprezzo per la libertà degli esseri umani, vigliaccheria e fuga dalle responsabilità che emergono ogni giorno, con maggiore dovizia di dettagli, sul caso Ablyazov-Shalabayeva.
C’è una prima fase in cui tutti collaborano con l’ambasciatore kazako come sono evidentemente abituati a fare con quello statunitense. Senza nemmeno rispettare la “catena di comando” del proprio Stato: se c’è da fare un'”operazione di polizia internazionale” è davvero il minimo coinvolgere il ministro dell’interno (o di polizia) e quello degli esteri. E in parte ciò avviene, ma con modalità più sbrigative di una lavata di mani prima di andare a tavola (e non tutti sembrano avere questa sana abitudine).
C’è la fase “operativa” in cui i valorosi agenti entrano in 40-50 in una casa dove sono presenti una donna e la sua bambina.
C’è infine la terza in cui nessuno “è Stato” e tutti sembrano passati di lì per caso. Peccato che il Kazakhistan sia un paese strategico per Eni e il suo presidente Nursultan Nazarbaev sieda su un mare di gas e petrolio.

Ascolta la diretta con Cinzia Nachira, direttrice della rivista Jura Gentium

Cinzia

 


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