Stefano Lucarelli sulla guerra valutaria
Scritto dainfosu 24 Settembre 2013
A partire da un interessante articolo apparso qualche giorno fa sul nuovo blog Effimera, abbiamo realizzato una lunga intervista a Stefano Lucarelli, docente di Economia Monetraia Internazionale all’Università di Bergamo.
A partire dalla definizione di “guerra valutaria” l’economistya ha spiegato i cardini della controffensiva Usa contro le monete rivali, non solo l’Euro ma anche il Real brasiliano e la Rupia indiana. Il problema non è infatti solo quello di combattere l’emergenza di una nuova moneta internazionale di riferimento (l’Euro, appunto, ossessione di lungo corso degli Usa) ma anche impedire che i capitali finanziari vengano attrattida altri lidi oltre ai consueti approdi anglo-americani.
Il rischio di queste manovre – ben individuato da alcuni osservatori statunitensi – è però l’aumento di spinte speculative che rischierebbero di provocare una nuova bolla finanziaria, forse più potente di quella dei subprime del 2008. Le preoccupazioni americane sono tra l’altro confermate dai movimenti tedeschi che, ancorando maggiormente la finanza alla “produzione reale” stanno ricentrando gerarchicamente i vincoli dei paesi periferici dell’Euro.
Altro aspetto sottolineato da Lucarelli, su cui siamo ritornati nell’intervista, è l’aggressiva strategia energetica a stelle e strisce che punterebbe a trasformare gli Usa nel massimo produttore mondiale di petrolio e gas naturale entro il 2020 (con le criminali conseguenze che deriverebbero dalle perforazioni dell’Artico e la biocida tecnologia del fracking). Tutte scelte dense anche di impirtanti sviluppi geoplitici.
In chiusura, Lucarelli ci ha illustrato cosa intende per “Moneta del Comune“…
Ascolta l’intervista: