La lotta della logistica fa sempre più paura. Ai padroni.
Scritto dainfosu 27 Gennaio 2014
Questa mattina abbiamo parlato con Aldo di Si Cobas per fare il punto sulla lotta sempre più forte e in espansione nel settore della logistica, in particolare al centro Italia ma che si sta spostando anche in altre zone del paese. Da tempo, dopo Ikea e Coop Adriatica, è la Granarolo ad essere al centro delle iniziative di protesta. Polizia e magistratura stanno innalzando di molto il livello della repressione a tutto campo: moltissime sono le denunce (arrivate a 179), molti gli arresti e i pestaggi brutali avvenuti anche, ma non solo, negli ultimi giorni. Nello stesso senso vanno i mezzi di disinformazione, locali e nazionali, anche se in queste ultime ore su alcuni quotidiani nazionali iniziano ad emergere le ragioni della lotta e le condizioni in cui lavorano migliaia di lavoratori della logistica, in particolare quelli delle cooperative, in particolare se migranti ma non solo. Un percorso di lotta quindi fondamentale da seguire e da sostenere: un altro settore in cui emerge lo sfruttamento estremo, il caporalato, la mancanza di diritti minimi, le vertenze che non arretrano di un passo portate avanti in ogni luogo dove è necessario, anche bloccando, come ci racconta Aldo, non solo i flussi ma la produzione delle stesse merci che dovrebbero essere spostate, smistate, trasportate.
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