Aborto. Stanare gli obiettori

Scritto dasu 26 Febbraio 2014

obiettoriLa situazione dell’obiezione di coscienza in Italia è sempre piu allarmante. Negli ultimi trent’anni si è arrivati ad un +17,3%.
In alcune regioni italiane la media degli obiettori sfiora il 90%. Drammatica la situazione anche sul nostro territorio, in particolare in alcune province piemontesi.
La 194 è quindi sempre più a rischio di disapplicazione. La difficoltà di accedere all’IVG (Interruzione volontaria di gravidanza) implementa la zona grigia degli aborti clandestini. Molte donne che scelgono di interrompere una gravidanza, sono costrette a migrazioni forzate da una regione all’altra in una corsa contro il tempo.
Spesso poi la scelta dell’obiezione deriva più da scelte opportunistiche di carriera che non da reali convinzioni religiose o morali. Chi non obietta si trova dunque costretta/o a impiegare la maggior parte del proprio tempo a praticare aborti per sopperire alla scarsità di personale non obiettore.
Il punto della situazione è una riflessione insieme al collettivo femminista medea che presenta ai microfoni di Radio Blackout la campagna “Tana libera tutte! Staniamo gli obiettori!”
Non esistono elenchi pubblici del personale medico sanitario che pratica l’obiezione di coscienza. Liberiamo le nostre scelte e le nostre possibilita di autodeterminarci costruendo insieme una mappatura dell’obiezione.
Nominiamoli, spargiamo la voce su dove lavorano, su come si chiamano, diciamoci chi sono e rendiamo pubbliche e accessibili queste notizie.
Raccontate la vostra esperienza negli ospedali, nei consultori, nelle farmacie. Se li conosci, li eviti!
Per scrivere e avere maggiori informazioni vai sul sito di Medea

Ascolta la diretta con Chiara del collettivo Medea

chiara_medea

 


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