Dalla protezione sussidiaria al soggiorno di lungo periodo
Scritto dainfosu 13 Marzo 2014
Dall’11 marzo è stata reepita anche dall’Italia la direttiva che estende ai rifugiati e alle persone in protezione sussidiaria la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. La persona in protezione internazionale e la sua famiglia non devono presentare documenti relativi a un alloggio “idoneo”, anche se è necessaria la residenza anagrafica. Si richiede un reddito pari all’importo annuo dell’assegno sociale; tuttavia per le persone in situazione di vulnerabilità un alloggio concesso a titolo gratuito da parte di enti pubblici o privati riconosciuti concorre “figurativamente” a formare il 15% del reddito. Non si è chiamati a superare il test di conoscenza della lingua italiana. Infine, il calcolo dei cinque anni di soggiorno richiesti per il rilascio del permesso di lungo periodo inizia dalla data dipresentazione della domanda di protezione.
Ma in questi giorni scadono anche i due anni dall’emergenza nordafrica ed è importante per chi è rimasto impigliato nelle reti dela burocrazia dei permessi sapere come regolarsi e quando richiedere il rinnovo del permesso in scadenza… sentiamo i consigli di Stefania, avvocato che si occupa di problemi dei migranti a Torino