La battaglia per la terra a Mondeggi
Scritto dainfosu 1 Luglio 2014
Giovanni, un agricoltore impegnato nella lotta “Terra bene comune” a Mondeggi, ci ha raccontato di come le persone unite nel suo comitato, che hanno occupato una terra agricola in disuso e vuota da decenni, siano provenienti da realtà molto diverse fra loro e come la lotta stia unendo in modo importante persone molto eterogenee.
Nella loro esperienza la distinzione fra agricoltore e attivista di Centro Sociale non ha più nessun senso e nessuna corrispondenza con i fatti concreti. Le realtà istituzionali che hanno a che fare con questo comitato stanno cercando di far nascere la differenza fra “buoni” e “cattivi” ma il comitato continua a muoversi in modo compatto, non accettando per nulla queste differenze. Inoltre questa lotta ha un’importanza molto forte perché si tratta della prima esperienza di occupazione diretta e comunicativa nel mondo agricolo in Italia. Il diritto a coltivare le terre incolte si sta unendo al diritto all’abitare tali terreni per l’etica e la visione agricola delle origini che necessita di vivere nel proprio campo agricolo. Pertanto la nuova lotta dovrebbe essere quella di poter abitare e vivere nel terreno occupando anche spazi abitativi.
Queste le riflessioni e le questioni tirate fuori in maniera diretta da Giovanni