Poligoni sardi: conoscere è ripudiare le basi della guerra
Scritto dainfosu 23 Gennaio 2015
Giudici compiacenti, disinformazione, affarismo bellico, deposito di scorie nucleari e smaltimento di armi chimiche… la Sardegna come laboratorio di nocività e la Regione che pregiudizialmente copre e rimanda interventi della magistratura: la servitù militare è stata finora una condizione moralmente e fisicamente cancerogena, e ancora lo è ora, quando si sta evolvendo in portaradar un’isola, dove la segretezza è garantita dal fatto che è un territorio semideserto (“Qui per loro meno siamo meglio è”, dice un malato terminale).
Ma la lotta dei comitati hanno permesso la creazione di una rete internazionale che ha riscontrato e scoperchiato proprio a partire dalla Sardegna le malformazioni genetiche e il cancro comune a tutti i territori che accolgono le basi militari
Al proposito sentite l’appassionata Mariella del comitato Gettiamo le basi