Jobs Act: non c’è limite al peggio
Scritto dainfosu 2 Marzo 2015
Sono da poco usciti i decreti attuativi del Jobs Act. Questa mattina ne abbiamo parlato con Jessica Concas, avvocatessa del lavoro, che ha descritto e analizzato “le nuove regole” in materia di diritto del lavoro contenute nel provvedimento appena varato. Ad una prima valutazione, purtroppo in linea con le peggiori previsioni, il Jobs Act fa saltare completamente i fondamenti della giurisprudenza che in precedenza aveva ancora alcune armi da mettere in campo per contenere il potere di datori di lavoro e aziende in materia di contratti (individuali e collettivi), licenziamenti, permessi, demansionamenti, contratti a progetto (che di fatto non spariscono ma si riconfigurano in modo molto simile al periodo pre-legge Fornero) e molto altro ancora.
Di fatto la quasi totalità delle nuove norme appena approvate rappresentano grandi agevolazioni e possibilità di sanatorie solo per il datore di lavoro. Per il lavoratore e la lavoratrice invece le condizioni di lavoro subordinato e/o di collaborazione a progetto non faranno altro che peggiorare e ci saranno sempre meno strumenti per contrastare abusi, possibilità di ricatto e licenziamenti. Nel corso del contributo Jessica approfondisce alcuni punti specifici dei decreti attuativi ed espone diversi esempi molto interessanti.
Ascolta il contributo: