4 novembre. Sciopero generale
Scritto dainfosu 1 Novembre 2016
Venerdì 4 novembre CUB e USI-AIT, i sindacati di base che non hanno firmato l’accordo sulla rappresentanza del gennaio del 2014, hanno indetto sciopero generale di tutte le categorie. Per le leggi antisciopero ai lavoratori dei trasporti è vietato astenersi dal lavoro, ma una rottura della disciplina imposta per rendere inefficaci le proteste nel settore è comunque possibile.
L’accordo sulla rappresentanza vincola chi lo sottoscrive ad accettare qualsiasi accordo, anche peggiorativo delle condizioni salariali, normative, di sicurezza. Chi non firma è escluso da buona parte dei “diritti” sindacali.
In occasione dello sciopero sono previste manifestazioni in numerose città italiane.
Gli appuntamenti principali sono a Milano e a Reggio Emilia
A Milano il punto di incontro è in piazza Cairoli alle ore 9,30.
A Reggio Emilia è alle 10 dalla Gabella di via Roma
Ne abbiamo parlato con Simone, un compagno dell’USI di Reggio Emilia.
Ascolta la diretta:
Di seguito i punti sui quali è stato costruito lo sciopero
– Contro la guerra , che sta coinvolgendo l’Europa il Medio Oriente e paesi dell’Africa, contro le fabbriche di morte le spese militari e la guerra interna contro i ceti popolari
– la messa in sicurezza del territorio la bonifica dei siti inquinati
– Per la sicurezza nei posti di lavoro. Basta morti
– Contro l’accordo sulla rappresentanza del 10/01/2014 tra confindustria, cgil, cisl uil .
– Contro la politica economica e sociale del governo Renzi e dell’Unione Europea, contro il Jobs Act e, l’abolizione dell’art.18.Contro le false cooperative e quelle utilizzate per ridurre i diritti e la retribuzione dei lavoratori
– Contro il blocco dei contratti pubblici e privati, e la individualizzazione del rapporto di lavoro; contro le privatizzazioni, le grandi opere dannose e la distruzione del territorio.
– Per la redistribuzione del reddito attraverso consistenti aumenti salariali per tutti i lavoratori e pensionati.. Per la rivalutazione delle pensioni, riduzione degli anni per il diritto alla pensione, salute e sicurezza sui posti di lavoro. Diritto all’abitare, contro la precarietà e lavoro gratuito.
– Per il diritto al lavoro, attraverso la riduzione d’orario a parità di salario, investendo per la bonifica dei siti inquinati, la messa in sicurezza del territorio, il risparmio energetico e le energie alternative.
– Per la parità di diritti agli immigrati e l’integrale abolizione della legge “Bossi-Fini”.