Egitto. Proteste e repressione

Scritto dasu 1 Ottobre 2019

Un’ondata di proteste ha investito l’Egitto nei giorni scorsi. L’ultima grande manifestazione si è tenuta venerdì al Cairo, riempiendo nuovamente piazza Tahrir, dove nel 2011 i sit-in costrinsero alle dimissioni il presidente Hosny Mubarak.
I dimostranti hanno invaso anche le strade di Mahalla, Alessandria,Suez, Damietta.
Sono stati scanditi slogan per chiedere le dimissioni del dittatore Abdel Fattah al-Sisi e la fine del suo regime.
Durissima la repressione che ha investito le piazze con migliaia di arresti.
Questa inattesa ondata di proteste contro il presidente Abdel Fattah al-Sisi sembra aver inaugurato una nuova fase di agitazione sociale e un’ulteriore involuzione repressiva del regime, i cui esiti sono molto incerti.
Tutto è partito dall’appello di un imprenditore/attore in esilio volontario in Spagna, che ha tuonato contro la corruzione ed accusa il governo di non averlo pagato.
Ma con ogni probabilità si tratta solo della scintilla, che ha innescato una situazione potenzialmente esplosiva.

Ne abbiamo parlato con Massimo Alberizzi di Africa Express, che ha anche fatto il punto sull’anomala gestione del rapimento della volontaria umanitaria Silvia Romano, sequestrata in Kenya 10 mesi fa.

Ascolta la diretta:

 

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