sciopero della fame nel cpr di Gradisca

Scritto dasu 25 Marzo 2020

Nel cpr di Gradisca i detenuti hanno cominciato uno sciopero della fame per lottare contro le condizioni inumane a cui sono sottoposti e per richiedere, anche per loro, un minimo di prevenzione contro la diffusione  del CoronaVirus. Allo stesso tempo anche la situazione dei profughi in arrivo dalla rotta balcanica è allarmante, mentre il sindaco di Trieste incentiva la caccia allo straniero e a chi si mobilità per portare solidarietà dal basso.
ne parliamo con un compagno dell’assemblea no cpr – no frontiere del Friuli Venezia Giulia (https://nofrontierefvg.noblogs.org):

in seguito il punti di rivendicazione dei reclusi del cpr:

  1. La pessima qualità del cibo, probabilmente scaduto, che sta provocando a tutti i detenuti problemi intestinali da giorni ;
  2. Le condizioni igieniche del Cpr e l’impossibilità di avere vestiti e lenzuola pulite e prodotti per l’igiene personale (come uno shampoo);
  3. La paura per la diffusione, all’interno del centro, del Coronavirus: fino a 5 giorni fa, hanno continuato a portare dentro persone nuove, nonostante si fosse raggiunto il limite di capienza. Chiunque entri nel centro, compresi gli operatori e chi distribuisce il cibo, potrebbe essere portatore del virus.  
  4. La volontà di uscire dal CPR per poter tornare alle loro case

 


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