Lo scorso 27 maggio il presidio alla Regione Lombardia di lavoratori e lavoratrici in lotta per salario e sicurezza, si è trasformato in un corteo, superando i blocchi di polizia.
In Lombardia le lotte nei magazzini vengono spezzate dalla polizia e dall’esercito che fa irruzione nei magazzini. Il 6 maggio hanno sgomberato la TNT di Peschiera Borromeo, occupata per impedire il licenziamento di 66 interinali, che lavoravano lì da 5 anni. Poi hanno fatto irruzione alla BRT di Sedriano. Il 22 maggio sono entrati alla UPS di Milano, dove i lavoratori sono in cassa integrazione da oltre un mese mentre la merce viene spostata su altri siti, per fingere un calo di produzione e disfarsi dei lavoratori più combattivi.
Intanto nella logistica i lavoratori fanno collette per permettere che le salme dei colleghi stranieri morti di Covid possano essere portate nei paesi d’origine per la sepoltura.
In molte fabbriche e magazzini, dove i lavoratori non prendono un euro da mesi, sono scattati in questi giorni scioperi spontanei.
Ne abbiamo parlato con Maurizio Fratus, un compagno di Milano
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