Grecia. Blocchi e proteste al campo di Ritsona

Scritto dasu 14 Dicembre 2021

Il campo di Ritsona è uno dei dieci campi per richiedenti asilo che costellano la provincia dell’Attica. A Ritsona 3000 richiedenti asilo sono costretti a vivere segregati in mezzo al nulla, ad oltre 70 km da Atene.
Da due mesi il governo ha bloccato il pocket money mensile, poche decine di euro con cui acquistare i beni di prima necessità.
Erasmo, un compagno che da poco si trova al campo scrive: “L’unico cibo che viene fornito a più di 3000 persone consiste in una specie di pappetta preconfezionata che nemmeno i cani randagi provano a mangiare. Con i miei occhi li ho visti annusare le razioni e girare i tacchi.”
Per protesta lunedì i migranti hanno bloccato la strada provinciale antistante al campo, questa mattina, dopo un’affollata assemblea serale, hanno bloccato l’accesso al camion dei rifornimenti e ai lavoratori impiegati nel campo.
Questa è l’accoglienza alla frontiera della fortezza Europa, dove uomini, donne e bambini sono costrett* a vivere in campi circondati da mura di cemento e filo spinato, ad aspettare sino a 2, 3, 4 anni per ottenere l’asilo, o un diniego.
L’intera Grecia è disseminata di prigioni dove le persone approdate dall’Egeo vivono un presente senza domani.
Ne abbiamo parlato con Erasmo

Ascolta la diretta:

 


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