Martedì 5 aprile, ore 12:30. L’informazione del mattino di Radio Black Out esce dallo studio e si inerpica con lo studio mobile sulla collina del campus Einaudi per 3 ore di approfondimenti, voci e analisi sulla guerra in corso.
L’intento primo è quello di portare in pubblico una narrazione diversa da quella vergognosa dei media mainstream.
L’intento secondo (non per importanza) è quello di provare ad innescare un’inversione di marcia nel torpore pandemico portato alle estreme conseguenze dalle politiche accademiche ostili a qualsiasi iniziativa di riappropriazione dello spazio universitario.
L’introduzione al pubblico e il saluto al sole:
Il contributo di Maria su industria bellica, spese militari, responsabilità dell’Università di Torino:
Approfondimento lampo dell’avvocato Losco sullo stato di emergenza bellico da una prospettiva giuridica: quali conseguenze, cosa significa, cosa legittima?
La Prof.ssa Daniela Steila sull’atteggiamento nei confronti della cultura russa e la necessità di mantenere canali aperti con un mondo composito, attraversato da movimenti di opposizione da anni sotto attacco. Nonché sull’opposizione alla guerra in Russia, la persecuzione di chi esprime un rifiuto nei confronti delle scelte di governo, la censura, gli arresti:
Una riflessione del Prof. Gianfranco Ragona sul ruolo dello stato in guerra e sull’etica di chi vi si oppone:
Dario (dottorando e collaboratore di Radio Onda Rossa) ci parla del ruolo della Cina nel conflitto imperialista:
Il punto di vista di Ecologia Politica Torino sull’approvvigionamento energetico e quindi sulle conseguenze ecologico-ambientali della guerra:
Altro materiale da non perdersi:
Materiale audioludico coscienzioso
Appello redatto da un gruppo di ricercat* dell’Università della Sapienza (Roma)
https://www.change.org/p/appello-contro-l-escalation-militare-0debc67d-15ce-4537-b7cc-a8893afe7e3e
Grazie a tuttx quantx!