AGGIORNAMENTI DALLA CISGIORDANIA .

Aggiornamenti sulla situazione in Cisgiordania e Gaza con una compagna italo palestinese che si trova sul posto ,con cui parliamo della nomina del nuovo primo ministro dell’ANP ,Mohamad Mustafa, personaggio legato  agli ambienti finanziari  internazionali e presidente del Fondo Sovrano Palestinese .Nomina criticata dalle organizzazioni palestinesi  che hanno affermato in una dichiarazione  che “prendere decisioni individuali e impegnarsi in passi formali privi di sostanza, come formare un nuovo governo senza consenso nazionale, è un rafforzamento di una politica di esclusione e un approfondimento della divisione”. Oltre ad Hamas gli altri firmatari erano la Jihad islamica, il secondo gruppo militante più grande a Gaza, il Fronte popolare di sinistra per la liberazione della Palestina e l’Iniziativa nazionale palestinese, un partito politico che cerca una terza via tra Fatah e Hamas.

A Gaza il corridoio marittimo non risolverà il problema degli approvvigionamenti alimentari, ci vorranno almeno due mesi ,un modo per accettare come un dato di fatto il blocco ai valichi e la carestia causata da Israele ,mentre l’esercito israeliano sta pianificando l’attacco a Rafah e ,notizie di ieri sera ,ha attaccato l’ospedale di Al Shifa dove sono rifugiate al meno 30000 persone.

Secondo un recente sondaggio condotto da Channel 12 ,televisione israeliana , il 72% degli israeliani sarebbe favorevole a un’ulteriore sospensione degli aiuti finchè Hamas e altri gruppi tengono ancora ostaggi a Gaza. Il ministro delle finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha dato istruzioni agli appaltatori del porto di Ashdod di non consegnare le tanto necessarie spedizioni di farina all’UNRWA, e il giorno dopo, la Knesset ha presentato un disegno di legge per impedire all’agenzia di operare su “banca sovrana” di Israele.

L’approfondimento dalla Cisgiordania: