Altri Mondi Altri Modi: Weekend di dibattiti e intrattenimento

Scritto dasu 11 Aprile 2025

Ieri, Giovedì 11 Aprile, è iniziato a Torino, nel giardino dell’Askatasuna il festival Altri Mondi Altri Modi, una quattro giorni di dibattiti, musica live, buon cibo e birrette. La strutturazione che il festival da ai dibattiti con lo scopo di fornire nuovi strumenti di riflessione ed elaborazione politica parte da tre domande: come rifiutare la guerra? come demercificare le nostre vite? quali ipotesi di lotta e scommesse future?

Ne parliamo con Ludovica, tra gli organizzator del festival:

La guerra contamina ogni aspetto delle nostre vite e delle nostre menti. La scienza, mai neutrale, viene messa a servizio della produzione bellica, che esige metodologie sempre più raffinate come quelle offerte dall’intelligenza artificiale, giustificate dalla promessa del dual use. Gli scenari di guerra sconvolgono molteplici territori: vediamo popoli oppressi che resistono, mentre attori lontani dal campo di battaglia assumono ruoli centrali. L’apparente declino dell’egemonia statunitense, e con essa la crisi del modello occidentale, aprono faglie di possibilità. Una crisi che si traduce a cascata, producendo violenza dall’alto e dal basso.La guerra interna schiaccia forme di riscatto e nega immaginari futuri. Abbiamo bisogno di una prospettiva credibile per un’ipotesi rivoluzionaria in grado di rompere il nichilismo e l’individualismo che caratterizzano l’oggi. Abbiamo bisogno di una proposta concreta di organizzazione della produzione e della riproduzione sociale. Smantellare la propaganda sulle transizioni dell’oggi, da quella green a quella digitale, è la sfida che abbiamo davanti per poter organizzare e pensare risposte concrete alle crisi del presente. Destrutturare le nuove filiere dell’iper sfruttamento che modellano la società fabbrica in tutti gli ambiti dell’esistente, svelare la trappola dell’automazione, per scompaginare un futuro in cui masse di proletari nelle fantasie dei “padroni” dovranno rendersi disponibili alla guerra, sono vie obbligate da percorrere.

Contrassegnato come:

Radio Blackout 105.25

One station against the nation

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