giovedì 25 settembre 2025

SOLIDARIETA’ AGLI ARRESTATI A MILANO DURANTE LO SCIOPERO NAZIONALE 22/09

Martedì 23 settembre davanti al minorile Cesare Beccaria è stato indetto un presidio che, popolatosi, si è infretta tramutato in un corteo, al grido di “Ettore e Mina liberi”. Il presidio è nato a sostegno dei due minori che sono stati portati al minorile dopo l’arresto avvenuto durante lo sciopero generale in sostegno della Palestina, che ha riempito le piazze di tutta Italia lunedì 22 settembre.

In quella data un movimento spontaneo e composito si è diretto alla Stazione Centrale di Milano con l’intento di bloccarla. All’occupazione dell’atrio della stazione e il conseguente blocco del traffico, la polizia antisommossa ha risposto con manganelli e lacrimogeni.

Varie realtà si sono mobilitate per chiedere la scarcerazione dei due minori. Il carcere minorile di Milano è, infatti, ben conosciuto per gli abusi ai danni dei detenuti.

Ettore e Mina, studenti del Collettivo Revolte l’uno e dell’assemblea Fuori Registro l’altra, sono due degli 10 fermi della giornata. Almeno due compagne più grandi sono già andate incontro ad un processo per direttissima, che gli ha visto attribuire misure cautelari sotto forma dell’obbligo di firma.

Ne parliamo con Raja, del Centro Sociale Lambretta, compagna degli arrestati:

Alla data di giovedì 25 settembre, a seguito di 3 giorni di fermo in carcere, si è tenuta l’udienza con cui la giudice del tribunale per i minori di Milano Antonella De Simone ha convalidato gli arresti e disposto come misure cautelari i domiciliari per i due studenti, accusati di resistenza aggravata e danneggiamenti. Convalidato persino il divieto di frequentare la scuola, in contrarietà con i diritti educativi dei due ragazzi 17enni.

Fotografia dal presidio contro gli attacchi alla Global Sumud Flottilla, Bologna. Tra gli interventi è stata chiesta a gran voce la scarcerazione di tuttx gli arrestatx della manifestazione del 22.