
Chat control, di cosa si tratta?

Il Consiglio europeo avrebbe dovuto, il 14 ottobre, discutere di Chat Control 2.0, la proposta di Regolamento 2022/0155 (COD). Per migliorare il contrasto degli abusi online sui minori, la Commissione Europea ha infatti proposto di controllare preventivamente i contenuti delle applicazioni di messaggistica.
I vettori delle indagini e delle eventuali rimozioni sono però algoritmi e AI, da applicare direttamente sui dispositivi degli utenti prima della cifratura dei messaggi. WhatsApp, Telegram, Signal, Gmail, Facebook Messenger sarebbero tutte state soggette ad un controllo preventivo. La Germania si è tolta dal progetto che avrebbe introdotto la scansione preventiva dei messaggi privati in tutta Europa, facendo così saltare ufficialmente (almeno per ora) la maggioranza necessaria per poterla votare e approvare.
La decisione arriva dopo mesi di proteste da parte di cittadinx, espertx di cybersicurezza e organizzazioni per i diritti. Il Chat Control mira a combattere revenge porn e video di minori online imponendo ai servizi di messaggistica di scansionare ogni messaggio, foto e video prima ancora dell’invio. Introdurre tecnologie di scansione nei dispositivi degli utenti significherebbe rinunciare alla crittografia end-to-end, violare il diritto alla privacy e generare migliaia di falsi positivi. Le associazioni di settore propongono alternative più efficaci: educazione digitale, supporto psicologico alle vittime, strumenti rapidi di segnalazione e rimozione dei contenuti illegali, senza demolire la nostra sicurezza digitale.
La spaccatura tra i Paesi membri resta profonda, lasciando aperta la possibilità che in futuro il progetto possa tornare in discussione.
Abbiamo chiesto a Riccardo di Privacy Network di spiegarci che cos’è Chat control e a che punto è l’iter di questa proposta di regolamento europeo. Ascolta o scarica l’approfondimento.