Anarres del 30 giugno. Storia di Concetta, antisemitismo, cannabis clandestina, populismi, 8 luglio No Tav…
Come ogni venerdì, anche il 30 giugno, dalle 10,45 alle 12,45, sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout, si sbarca su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
Ascolta il podcast:
Abbiamo aperto questa puntata di Anarres con la storia di Concetta, che lotta tra la vita e la morte al CTO di Torino.
Concetta, licenziata e senza reddito da sei mesi, si è data fuoco nei locali dell’INPS, dove la burocrazia chiudeva le porte di fronte alla sua vita.
Concetta lavorava al Befed brew pub di Settimo torinese, un locale in franchising a metà tra un fastfood e una birreria dove faceva le pulizie da dieci anni. A gennaio l’azienda ha esternalizzato il servizio, appaltandolo ad un’agenzia.
Concetta viene licenziata. La titolare non le da il tfr
Nel cuore dell’inverno comincia la sua avventura tra carte da bollo, certificati, code infinite, mentre le bollette scadono, il fitto è da pagare.
Sei mesi dopo, quando l’inverno ha ceduto il passo ad un’estate bollente, le arriva la prima mensilità del sussidio di disoccupazione.
Per gli arretrati deve aspettare ancora.
Il TFR è nelle tasche della padrona del pub.
Martedì scorso Concetta è di nuovo negli uffici dell’ente previdenziale: nella borsetta c’è l’alcool e l’accendino e l’idea di spezzare la palude che le assorbe la vita già grama. L‘impiegato le dice che deve aspettare, deve ancora aspettare.
Lei non aspetta. Tira fuori la bottiglietta di liquido rosa, se la versa addosso e si trasforma in una torcia umana. La gente intorno
scappa da quell’eccesso di vita che ha il sapore sulfureo della morte. Un lavoratore tra i tanti in fila, un marocchino con cinque figli e nessun lavoro, afferra l’estintore e spegne le fiamme.
E’ tempo che la rabbia diventi forza collettiva, mutuo appoggio, capacità di fare male ai padroni che lucrano sulle nostre vite.
Abbiamo proseguito con:
L’eterno ritorno dell’eguale. Antisemitismo, populismo: le seduzioni pericolose
Ne parliamo con Lorenzo autore su Umanità Nova di Rigurgiti antisemiti
La grande truffa. A proposito di proibizionismo.
Ne discutiamo con Robertino, autore su Umanità Nova di E’ finita la sceneggiata
Populismo: gli abiti nuovi del vecchio che avanza
Ne parliamo con Francesco Codello autore di alcuni articoli su A rivista 415 e su A rivista 417
No Tav. Una marcia per la libertà di movimento
Prossimi appuntamenti:
Sabato 1 luglio
festa di Arivista a Massenzatico (RE)
alle Cucine del Popolo di via Beethoven 79 –
Martedì 4 luglio
ore 17 in via Po 16
punto info
La città sotto assedio. Leggi sulla sicurezza, zone rosse, proibizionismo, guerra ai poveri…
Martedì 4 luglio
ore 21
assemblea antimilitarista
alla Fat in corso Palermo 46
Sabato 8 luglio
ore 10 Venaus
I No Tav in marcia per la libertà di movimento
Sabato 8 luglio il movimento No Tav ha lanciato l’appello per una giornata di lotta contro i blocchi e i divieti tra Chiomonte e Giaglione.
Ormai da mesi, oltre alle zone rosse stabili e straordinarie intorno all’area di cantiere, la polizia in occasione di marce notturne ha chiuso tutti gli ingressi di Giaglione, disponendosi sin sulla statale del Moncenisio, una zona lontana chilometri dalla Clarea.
Un’ulteriore passo verso la totale militarizzazione dell’area.
Riprenderci le strade con una manifestazione diurna, aperta, partecipata è l’obiettivo della giornata di lotta dell’8 luglio.
Non solo.
Da troppo tempo si sta allargando la distanza tra la minoranza che agisce e i più che plaudono, limitandosi a partecipare alle grandi marce popolari, quando il movimento si raccoglie per dimostrare che l’opposizione all’opera è forte e radicata, nonostante la repressione, i giochi della politica, il tempo che passa, la tentazione della rassegnazione.
È tempo che la lotta, l’azione diretta siano nuovamente patrimonio di tutti.
Oggi ancora nei paesi vicini al cantiere, domani per bloccare e rendere ingovernabile l’intera valle.
Noi saremo presenti con uno spezzone rosso e nero.
Distribuiremo un nostro documento sul movimento e le prospettive della lotta, in vista dell’apertura dei nuovi cantieri, che segneranno l’avvio definitivo dei lavori per la realizzazione della linea ad alta velocità tra Torino e Lyon.
Appuntamenti fissi:
Le riunioni della federazione anarchica torinese, aperte a tutti gli interessati, sono in corso Palermo 46 ogni giovedì alle 21