APPROFONDIMENTO SUL CPR DI VIA CORELLI A MILANO

HARRAGA

Estratto della puntata del 8 Marzo 2024 di Harraga

 

Da quando, nel Marzo 2023, il CPR di Torino ha chiuso, le possibilità detentive amministrative del Nord Italia si riducono alla capienza (periodicamente ridotta grazie al fuoco dei ribelli) delle prigioni per persone senza documenti europei di Gradisca d’Isonzo e Milano via Corelli.

È probabilmente il caso di andare nel profondo di una conoscenza storica e urbanistica di questi due CPR con il fine di poter immaginare prospettive di lotta reali indirizzate verso una solidarietà il più possibile contundente.

Con questo proposito abbiamo fatto una diretta con una compagna che, oltre a ricostruire la storia del CPR di Milano e la sua posizione in città, si é soffermata con noi ad analizzare il rapporto tra questa prigione e gli equilibri politici cittadini. Non si può che sottolineare infatti quanto il CPR di via Corelli sia la controprova tangibile della tanto ripetuta, quanto vera, costatazione che: i CPR si chiudono da dentro, e con il fuoco.

Milano é forse la città in cui più l’approccio di una sinistra pacata ha spinto vistosamente per riformare e/o chiudere da fuori il CPR, smuovendo opinione pubblica, bravi cittadini finanche la magistratura. Niente di troppo problematico in sé, lo scuotere le coscienze addormentate di chi passeggia indifferente a due passi da un lager, se non fosse che la scivolata nella pozzanghera fangosa di una pacificazione della potenza rivoluzionaria degli oppressi in rivolta, appare, forse, dietro l’ angolo. Il dubbio sulle forme di solidarietà da mettere in campo rimane nell’aria, ciò che é evidente é che il commissariamento del CPR di via Corelli nulla ha cambiato rispetto alla quotidiana violenza detentiva ed espulsiva.

 

 




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