Chi intercetta chi. Il segreto di Pulcinella
Un segreto che sanno tutti, ma deve restare segreto, non è un divertimento per bambini, ma il gioco di quegli adulti che siedono sulle poltrone dei potenti.
Tutti sanno che i governi fanno la spia, altrimenti non si capirebbe a cosa servano i tanti servizi di intelligence alle dirette dipendenze dall’esecutivo di turno.
Ogni governo sa o sospetta di essere spiato dal vicino, che a sua volta è registrato, ascoltato, fotografato.
Lo scandalo suscitato dalle rivelazioni di Edward Snowden, il dipendente della National Security Agency, esule in Russia, dopo aver vuotato il sacco sulle orecchie lunghe dell’agenzia per cui lavorava, non è il fatto in se, ma il fatto che la grande potenza statunitense si sia fatta pizzicare con le mani nel sacco.
Naturalmente oggi tutti recitano la propria parte, tra indignazione ed imbarazzi, ambasciatori convocati e vertici di fuoco, ma la pervasività del controllo, con la quale ognuno di noi deve fare ogni giorno i conti, tra telecamere, microspie, satelliti, badge elettronici, è sotto gli occhi di tutti. Il segreto di Pulcinella.
Anarres ne ha parlato Peppe, con un compagno che si occupa da molti anni di comunicazione e tutela della privacy.
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