EGITTO PAESE SICURO? UNA STORIA PARADIGMATICA DI RECLUSIONE E DEPORTAZIONE DAL CPR DI GRADISCA D’ISONZO

La macchina del razzismo è – come spesso anche ribadito ai microfoni di Harraga – composta di tanti tasselli tra loro complementari. Uno di essi – e ultimamente in crescita quantitativa – è quello delle deportazioni: le espulsioni coatte verso i cosiddetti paesi d’origine.
Raccogliere informazioni e studiare la macchina delle espulsioni è fondamentale con il fine di lottare e trovare i migliori punti di attacco contro essa. A tal proposito ricordiamo l’opuscolo, fresco di stampa, dal titolo “Deportazioni. Riflessioni per attaccare il razzismo di Stato” scaricabile sui tre blog: campagneinlotta.org, nofrontierefvg.noblogs.org e nocprtorino.noblogs.org

In questo episodio non staremo qui a elencare le varie modalità attraverso cui lo Stato si garantisce la possibilità di arrestare, detenere e deportare le persone sprovviste di documento europeo, ma piuttosto ci interessa andare al fondo della storia raccontata in un altro importante opuscolo – edito recentemente e scaricabile sul blog nofrontierefvg.noblogs.org – dal titolo  “Egitto paese sicuro? Una storia paradigmatica di reclusione e deportazione dal CPR di Gradisca d’Isonzo”.

egitto paese sicuro opuscolo

Se “normalmente” le torture all’interno degli stati europei hanno la sua esemplare conclusione con l’arrivo nel paese di partenza: chiudendo il cerchio in un eterno perverso gioco dell’oca che dilania migliaia di vite. Con l’Egitto non è esattamente così e dopo l’atterraggio del charter deportativo si viene sottoposti a un’ennesima detenzione, nelle mani della sicurezza nazionale, identificati e ri-giudicati.
D’altronde la narrazione della violenza a cui è sottoposta una “qualsiasi” e – in quanto tale – emblematica persona egiziana in viaggio (senza i documenti europei) in Italia permette di identificare alcune specificità degli accordi deportativi con l’Egitto (considerato formalmente un paese “sicuro”) nonché le dinamiche attraverso cui la macchina del razzismo si materializza giorno dopo giorno.

Sempre nella speranza che questa precisione nella conoscenza indichi la via per futuri di lotta.




Radio Blackout 105.25

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