frittura mista|radio fabbrica 12/11/2024
Nel primo approfondimento della serata riprendiamo l’assemblea di sabato 9 novembre “Spiccare il volo o cadere” , una chiamata della rete di organizzazioni solidali di Torino con la vertenza ex-GKN di Campi Bisenzio. “Spiccare il volo o cadere” è diventato un mantra di quest’ultima fase di lotta operaia. Il progetto di fabbrica socialmente integrata che l’assemblea permanente e le azioniste e gli azionisti della cooperativa GFF hanno consegnato alle istituzioni si trova a un punto di snodo: la produzione, vendita e recupero di pannelli fotovoltaici, la costruzione di cargo-bike, per essere messo a terra ha bisogno di due passaggi cruciali da
parte delle istituzioni. Occorre che la Regione approvi la proposta di legge regionale sui consorzi industriali, presentata qualche mese fa dall’assemblea ex- Gkn, vedendo alcuni esponenti della giunta regionale Toscana, di governo e opposizione, esprimersi pubblicamente per una sua approvazione con annessi investimenti. Occorre anche che le istituzioni dicano qualcosa di chiaro su quale potrà essere la sede dello stabilimento che ospiterà la fabbrica socialmente integrata. Nello stabilimento di Campi Bisenzio gravita infatti odore di speculazione: è stata recentemente scoperta la vendita del fabbricato (conclusasi a marzo) a neonate società di copertura della proprietà, un sistema di scatole cinesi ampiamente denunciato da parte dell’assemblea permanente.
Le operaie e gli operai sono stremati da una lotta che dura da tre anni e mezzo, da dieci mesi di mancati stipendi e dal clima di tensione creato ad arte da una proprietà opportunista e assenteista. Hanno richiesto
pubblicamente che la Regione Toscana risponda entro il 15 novembre con l’apertura di un tavolo tecnico per la messa a terra del progetto.
Buon ascolto
Il primo intervento è di Dario Salvetti, RSU dell’assemblea permanente del collettivo di Fabbrica ex-GKN. Il secondo intervento è di Leonard Mazone, ricercatore, che presenta all’assemblea il piano di reindustrializzazione dalle sue prime fasi, dall’ottobre 2022 sino alla situazione attuale.
Il terzo contributo è di Alioscia Stramazzo, minoranza CGIL e il quarto di Masaccio, di Fridays For Future.
Nell’ultimo approfondimento ci occupiamo dello sciopero nell’Hub GLS di Tortona, iniziato tra il 7 e l’8 novembre e rapidamente diffuso nelle filiali di Padova, Verona, Ascoli e Firenze. In collegamento siamo Claudio di Adl Cobas.
La protesta ha portato al blocco totale delle filiali per due giorni, un ritardo nella lavorazione delle merci che si stima possa essere riassorbito in una settimana.
I recenti passi indietro di GLS e fornitori rispetto ai precedenti accordi, che prevedevano importanti aumenti salariali, hanno spinto lavoratori e sigle sindacali sigle Adl Cobas, Sudd Cobas Prato Firenze e Cobas Lavoro Privato a continuare a lottare fino al raggiungimento di precisi punti richiesti:
Anticipo di 100€ sugli aumenti contrattuali, prolungamento degli scatti di anzianità, un risarcimento di 2000€ per la mancata applicazione delle maggiorazioni per lavoro notturno, sospensione delle franchigie e clausola sociale per i drivers.
L’adesione agli scioperi, per quanto riguarda lo stabilimento di Tortona, è stata al 100%.
Intanto Cgil, Cisl e Uil annunciano sciopero del settore logistica, a metà dicembre, a seguito della rottura del tavolo di rinnovo del CCNL.
Buon ascolto