HARRAGA 13/10/2023
Harraga è un spazio radiofonico contro la detenzione amministrativa e le frontiere, al fianco di chi è rinchiuso dentro un Centro di Permanenza per il Rimpatrio oppure rischia la propria vita per attraversare un confine.
Ogni venerdi dalle 14.30 alle 16 in diretta su Radio Blackout 105.250 FM
e https://stream.radioblackout.org/
Durante la trasmissione di oggi abbiamo sentito al telefono un compagno che si trova a Lampedusa per farci raccontare cosa sta accadendo in questi giorni sull’isola, luogo di frontiera tra i più significativi nel Mediterraneo, partendo da una fotografia iniziale sulla situazione di sovraffollamento che continua a crearsi intorno alle strutture della detenzione amministrativa per arrivare ad un confronto finale sulla criminalizzazione delle persone sbarcate sull’isola e dell’attuale legame con la detenzione penale.
Nela seconda parte di Harraga abbiamo parlato al telefono con Giorgia, un’avvocatessa che segue da tempo le tematiche di immigrazione e detenzione amministrativa, per discutere delle conseguenze materiali del Decreto Cutro e del nuovo Decreto Sud per quanto riguarda l’apertura di nuove strutture detentive funzionali ad espulsioni veloci e del processo di clandestinizzazione di un’ampia fetta di popolazione in viaggio o già residente in italia.
Nella seconda parte della telefonata abbiamo parlato del superamento in chiave criminalizzante della vecchia dicotomia retorica migrante economico/richiedente protezione internazionale.
Infine abbiamo commentato insieme la recente sentenza del giudice di Catania, che ha permesso la scarcerazione i 8 ragazzi provenienti dalla Tunisia, cercando di evidenziare l’assottigliamento delle differenze tra la cosiddetta accoglienza e la detenzione amministrativa, che si arricchisce di forme di espulsione speciali, rendendo le persone migranti un capro espiatorio attraverso il quale portare avanti uno stato d’emergenza perenne che consente eccezioni nell’esercizio del potere e creazione di un nemico pubblico.
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