LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #19 – Sonnambuli verso la Guerra Totale

La fine della Fine della Storia

Le classi dirigenti europee sembrano percorrere – quanto consapevolmente non ci è dato sapere – la strada che ci porta dritti verso il baratro di una guerra sempre più esplicita e arroventata con la Russia. Incapaci di accettare il dato di fatto di una impossibile vittoria ucraina, come sottolineato dai maggiori analisti sistemici ed espressamente filo-occidentali, alzano la posta in gioco e stanziano nuovi generosi fondi per armare una nazione prostrata e semi-distrutta. Macron ha anche provato ad ipotizzare un ingaggio diretto boots on the ground, sconfessato, per ora, dagli altri alleati “democratici”; la palla viene però ripresa e rilanciata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nei termini consueti del rifinanziamento a scopi militari. Così l’Europa, unico attore politico-economico destinato ad accollarsi i corsi di una enorme ricostruzione (quando avverrà) del paese sconfitto, stanzia un nuovo pacchetto di aiuti finalizzati “alla riconquista di tutti i territori occupati”, con dotazione di caccia e missili a lunga gittata. Tanto per non farci mancare niente la presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo scorso weekend è volata a Kiev per sottoscrivere un accordo di “cooperazione e sicurezza” della durata di 10 anni e denso di conseguenze per quanto riguarda l’ingaggio italiano. Da parte sua Putin non le manda a dire e ricorda agli incauti europei che anche loro hanno “l’arma” e non esiteranno ad utilizzarla se necessario. L’orologio del Doomsday ticchetta un’altra manciata di secondi verso Mezzanotte.

Abbiamo commentato questi preoccupanti passaggi verso un rilancio della guerra con Antonio Mazzeo, anti-militarista ed ecologista, autore di La scuola va alla guerra. Inchiesta sulla militarizzazione dell’istruzione in Italia.

Abbiamo quindi raggiunto Sabato Angieri, inviata del Manifesto sul fronte ucraino, per avere aggiornamenti sul campo e commentare le crepe che incrinano la tenuta interna ucraina.

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Sul fronte mediorientale la carneficina israeliana contro la popolazione di Gaza continua senza sosta con una strage di civili affamati falcidiati dai fucili di Tsahal. Mentre alcuni storici sostenitori dell’opzione “Due popoli, due stati” continuano a proporla come unica soluzione possibile, pur spiegando l’impossibile sua realizzazione, altri commentatori  denunciano trattative in atto tra israeliani ed egiziani per trasferire centinaia di migliaia di palestinesi nel Sinai in cambio di un sostanzioso pacchetto di aiuti di 10 miliardi di $ con la complicità attiva di Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale. Ipotesi questa che se realizzata vedrebbe il concretizzarsi di una nuova Nakhba, voluta ed espressamente caldeggiata dall’esecutivo israeliano di Nathanyau e coloni.

 

Ascolta il podcast:

 

MATERIALI

Limes – ‘Due anni dopo. Stiamo perdendo la guerra d’Ucraina?’

Tommaso Di Francesco Entriamo in guerra? Mai dire mai

Sabato Angieri (Il Manifesto) – La moglie del soldato: «Non ce la fanno più, fateli tornare a casa»

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Martin Indyk (Foreign Affairs) – The Strange Resurrection of the Two-State Solution

Mike Whitney Egypt Sells Out Palestinians for $10 Billion Loan Package




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