LAGER di GRADISCA D’ISONZO: aggiornamenti e riflessioni di Giugno 2025
Harraga
Mentre lo Stato si impegna – a suon di tortura e manganelli – a tenere in-piedi il lager deportativo di Gradisca d’Isonzo; tra le sue celle e in mezzo alle sue sbarre una quotidiana lotta, colpo su colpo, per la libertà viene portata avanti dai prigionieri.
Tra le ceneri dell’aerea rossa ancora memori del fuoco che l’ha arsa e il resto del CPR reso scheletro edile con pochi suppellettili: i detenuti trasformano ogni piccolo oggetto – ogni resto di una struttura fatiscente – in strumento di lotta che generi spiragli di libertà, evasione, rivolta.
Dinanzi a tutta questa potenza ribelle la celere entra a menare senza indugi ogni corpo, con il fine ultimo di cementarli in quella struttura fino al tempo della deportazione.
Da sempre le storie dei prigionieri di Gradisca d’Isonzo ci insegnano il coraggio.
Raccontarle – in diretta con compagnx del luogo – ai microfoni di Harraga (trasmissione contro CPR e frontiera in diretta su RadioBlackOut) ci permette di ricordare con chiarezza quanta forza esista dietro lo slancio di libertà.
Cerchiamo di rifare il punto dunque di ciò che succede in quel lager: la sua ridotta capacità strutturale, le continue rivolte, l’accendersi incessante dei fuochi e le proteste che arrivano fin dentro gli aerei.
Aspettando il giorno in cui di questi lager, e della loro capacità espulsiva, non rimarrà che polvere.
Ascolta la diretta: