MORTI DI CARCERE: SPORTELLO AUTOGESTITO DI SUPPORTO PSICOLOGICO PER FAMIGLIARI

Estratto dalla puntata del 18 settembre 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

In Italia non esiste formalmente la pena di morte, ma il carcere uccide ogni anno un centinaio abbondante di persone; non per impiccagione o iniezione letale: le cause principali sono l’abbandono sanitario e l’induzione al suicidio.

La violenza della componente muscolare dell’apparato punitivo è certamente rilevante, come ci ricordano decine di casi di tortura o la mattanza del S. Anna di Modena, ma la violenza strutturale – quella implicita nell’organizzazione e nella progettazione deumanizzante della pena – miete molte più vittime.

Il carcere è anche una pena collettiva: macina le vite che inghiotte e indirettamente quelle dei loro famigliari, per questo è nato un Sportello di Supporto Psicologico per chi sopravvive alla morte di un proprio affetto in carcere.

Ne parliamo con Jessica e Luna:

 

Per contattare lo Sportello di Supporto Psicologico:

Ogni venerdì dalle 17:45 alle 20:00 sulla piattaforma Google meeting, tutti possono unirsi per trovare proposte fattibili a prevenire il fattore suicidario in carcere

https://chat.whatsapp.com/IpVSGLV7YFC1QupdeTYYWc

https://t.me/MortiInCarcere

Associazione Yairaiha Onlus
yairaiha@gmail.com

 




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