LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA #6 – Riportare la Guerra al centro

La Fine della Fine della Storia

Che la maggior parte del mondo militante si sia fatto prendere alla sprovvista allo scoppio della guerra in Ucraina ci sembra superfluo sottolinearlo. Più interessante è cercare di capire perché ciò sia avvenuto e che tipo di riflessioni ne possano scaturire.
L’ultimo libro di Maurizio Lazzarato, “Guerra o Rivoluzione. Perché la pace non è un’alternativa” (Derive Approdi, 2022), che verrà presentato questo Venerdì 27 Gennaio al Campus Luigi Einaudi di Torino, offre degli interessanti spunti di riflessione.
Secondo l’autore, causa dello spaesamento del campo rivoluzionario davanti al conflitto bellico sarebbe l’aver rimosso il concetto di guerra, e il nesso che lega stato – capitale e conflitti, dal core delle teorie sulla rivoluzione. Capitalismo e Stato sarebbero stati in qualche modo “pacificati” incentrando l’analisi sulle dinamiche di produzione, dimenticandosi della violenza che necessariamente le precede.
 Lazzarato afferma, invece, come la guerra e lo stato/capitale abbiano un rapporto di autoimplicazione indissolubile e siano costitutivamente legate. L’ordine socio-economico poggia e viene garantito dalla violenza: nella “macchina bicefala stato-capitale”, produzione e distruzione sono momenti necessari e che tendono a identificarsi.
 Ri-centrare le teorie radicali sul concetto di guerra, come ben sapevano i rivoluzionari di inizio Novecento, nella doppia accezione di guerra tra stati e guerre di assoggettamento (per la conquista dei corpi attraverso le tre assialità di genere, razza e classe).
 Per cominciare a discutere di queste tematiche e introdurre l’incontro di venerdì, abbiamo raggiunto ai nostri microfoni Maurizio Lazzarato.
Ascolta il podcast

 

Materiali

La guerra in Ucraina, l’Occidente e noi

 




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