LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA #5 – Una guerra destinata a durare

La fine della fine della storia

Mentre si attende l’incontro dei vertici Nato a Ramstein, in Germania, arriva la notizia delle dimissioni della ministra della difesa tedesca; quasi un segnale da parte di una Germania e di un Europa sempre più alle strette sotto la pressione irresistibile degli Usa che detengono il comando strategico della Nato e non tollerano più esitazione e doppiogiochismo da parte di chi sostiene l’Ucraina da mesi ma senza entusiasmi, cercando di limitare l’invio di armi pesanti per evitare l’escalation nucleare che è il sottile filo su cui ormai si gioca questa partita. Con la Russia da un lato che, lo abbiamo detto molte volte, vive l’allargamento della Nato in Ucraina come una questione esistenziale e gli Usa che ormai si sono spinti troppo oltre e devono chiudere in un modo o nell’altro questa partita con la Russia. Insomma, nessuno si azzarda più a parlare di pace ed è chiaro a tutti che questa guerra è destinata a durare a lungo. Mentre si attende lo sblocco dei carri armati Leopard di fabbricazione tedesca, già si parla di nuove armi e addirittura di fornire aerei da combattimento, attraversando quindi un ulteriore linea rossa, sempre sotto la spinta degli Stati Uniti e, sul fronte europeo, dei Paesi Baltici e della Polonia.

In chiusura di trasmissione la presentazione (Numero 0) di una nuova rubrica che farà periodicamente capolino nella trasmissione: Il Perno Originario. Appunti sul respiro delle rovine

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Materiali

Emmanuel Todd “La Terza Guerra Mondiale è iniziata”

Il dibattito sui carri armati occidentali per l’Ucraina: poche idee e confuse

Domenico Quirico “Guerra Russia Ucraina, la grande adunata di Ramstein: così l’America mette in riga l’Ue”




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