","Ayotzinapa (Messico), 11 anni di tenace resistenza","post",1759344368,[59,60,61,62],"https://radioblackout.org/tag/ayotzinapa/","https://radioblackout.org/tag/desaparecidos/","https://radioblackout.org/tag/messico/","https://radioblackout.org/tag/zapatismo/",[22,15,12,64],"zapatismo",{"post_content":66,"post_title":71,"tags":74},{"matched_tokens":67,"snippet":69,"value":70},[68],"Ayotzinapa","Scuola Normale Isidro Burgos di \u003Cmark>Ayotzinapa\u003C/mark>, mentre realizzavano un’attività per raggiungere","26 Settembre 2014 – 26 Settembre 2025.\n\n\n\nSono passati ormai 11 anni da quella maledetta notte di Iguala, nello stato di Guerrero, dove scomparirono 43 studenti della Scuola Normale Isidro Burgos di \u003Cmark>Ayotzinapa\u003C/mark>, mentre realizzavano un’attività per raggiungere Città del Messico e lì partecipare alla manifestazione in ricordo del massacro studentesco del 2 ottobre 1968.Il caso \u003Cmark>Ayotzinapa\u003C/mark>, una pagina dolorosa e chiave che mette in luce la violenza criminale e statale, e la tragedia politica e umana delle sparizioni forzate, nel Messico odierno. Un + 43 il cui debito oggi pesa come un macigno.Un crimine di Stato, di cui ancora non c’è alcuna verità condivisa, né tantomeno storica.\n\n\n\nCon questo podcast, facendoci aiutare dalla giornalista freelance Caterina Morbiato, cerchiamo di ripercorrere alcuni elementi chiave del “Caso \u003Cmark>Ayotzinapa”\u003C/mark>, spiegando perché proprio gli studenti di \u003Cmark>Ayotzinapa\u003C/mark>, i tentativi di insabbiamento del governo federale e dei suoi vari apparati di sicurezza, la mancanza tutt’ora di una giustizia formale, le ambiguità dei vari governi che si sono susseguiti e, soprattutto, il dolore e la rabbia dei genitori dei 43 studenti scomparsi.\n\n\n\n11 anni di ingiustizia, di mancata verità, di falsità, di dolore.11 anni di incrollabile dignità, di lotta, di manifestazioni, di coscienza, di volontà e di coraggio.Questo insegnano i genitori e i compagni e le compagne dei 43 studenti normalisti di \u003Cmark>Ayotzinapa\u003C/mark>.Un debito ancora aperto, fino al giorno in cui non torneranno.\n\n\n\n¡Porque vivos se los llevaron, vivos los queremos!\n\n\n\n\n\n\n\nNodo Solidale\n\n\n\n\nhttps://nodosolidale.noblogs.org",{"matched_tokens":72,"snippet":73,"value":73},[68],"\u003Cmark>Ayotzinapa\u003C/mark> (Messico), 11 anni di tenace resistenza",[75,78,80,82],{"matched_tokens":76,"snippet":77},[22],"\u003Cmark>ayotzinapa\u003C/mark>",{"matched_tokens":79,"snippet":15},[],{"matched_tokens":81,"snippet":12},[],{"matched_tokens":83,"snippet":64},[],[85,88,93],{"field":86,"matched_tokens":87,"snippet":69,"value":70},"post_content",[68],{"field":33,"indices":89,"matched_tokens":90,"snippets":92},[45],[91],[22],[77],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":73,"value":73},"post_title",[68],578730123365712000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":45,"score":100,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":45},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":102,"highlight":128,"highlights":133,"text_match":136,"text_match_info":137},{"cat_link":103,"category":105,"comment_count":45,"id":106,"is_sticky":45,"permalink":107,"post_author":108,"post_content":109,"post_date":110,"post_excerpt":51,"post_id":106,"post_modified":111,"post_thumbnail":112,"post_thumbnail_html":113,"post_title":114,"post_type":56,"sort_by_date":115,"tag_links":116,"tags":124},[104],"http://radioblackout.org/category/informazione/",[44],"41625","http://radioblackout.org/2017/04/mexico-dove-i-giornalisti-scomodi-muoiono-ammazzati-dai-narcos/","info","In coda alla vicenda di Gabriele Del Grande siamo andati a vedere cosa capita ai giornalisti nel mondo, scoprendo che la metà di quelli assassinati nell'orbe terraqueo si trovano in Mexico a scoperchiare le soperchierie dei politici e amministratori intrallazzati con i narcos, e se si toccano gli interessi del narcotraffico, se si mette becco nell'idra dalle molte teste che si contendono il mercato della droga che transita in un senso della frontiera e le armi nell'altro senso, è molto probabile che il corpo martoriato verrà ritrovato nei pressi di un narco-mensaje a monito della cittadinanza. Abbiamo sentito di come venga manipolata la stampa, al di là dell'incredibile quantità di morti tra le fila di giornalisti impegnati (metà dei giornalisti uccisi al mondo nel 2016 erano messicani).\r\n\r\nDal 2006 Calderon aveva scatenato ufficialmente la Guerra messicana della Droga e il risultato sono stati massacri (quello di Ayotzinapa è solo uno dei più efferati e che hanno colpito l'opinione pubblica interna alla nazione e dove lo stato ha partecipato al massacro coprendo la desapareción forzada) di civili e pretesto per una ancora maggiore repressione; creazione di alleanze e divisioni all'interno dei cartelli, ma anche nascita di milizie popolari, resistenze della società civile, arresti eccellenti... Fino agli intrecci tra cartelli e istituzioni, tra politici e criminali e quanto le due figure si distinguono e quanto i paramilitari si spartiscono il territorio per agire la repressione.\r\n\r\nAbbiamo sentito una attivista del Nodo solidale chiapaneco per ottenere un quadro degli eventi e dell'attualità a proposito di periodistas asesinados e cartelli del narcotraffico nelle varie realtà della Unione di stati messicana, dal Michioacan al Guerrero, dal Chiapas al Sinaloa, da Veracruz a Chiuhahua.\r\n\r\nnarcos e giornalisti uccisi\r\n\r\nUn bell'aggiornamento di David Lifoti sul comune di Cheràn, di cui ci ha parlato la nostra corrispondente dal Chiapas al termine del podcast, può essere letto a questo indirizzo:\r\n\r\nhttp://www.labottegadelbarbieri.org/messico-lautogoverno-della-comune-di-cheran/","29 Aprile 2017","2017-05-03 12:07:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/no_mas.jpg-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"184\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/no_mas.jpg-300x184.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/no_mas.jpg-300x184.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/no_mas.jpg-768x470.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/no_mas.jpg.jpg 770w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Mexico: dove i giornalisti scomodi muoiono, ammazzati dai narcos",1493455900,[117,118,119,120,121,122,123],"http://radioblackout.org/tag/cartelli-narcos/","http://radioblackout.org/tag/desaparecion-forzada/","http://radioblackout.org/tag/giornalisti-ammazzati/","http://radioblackout.org/tag/mexico/","http://radioblackout.org/tag/milizie-popolari/","http://radioblackout.org/tag/paramilitari/","http://radioblackout.org/tag/periodistas/",[125,30,32,126,26,127,24],"cartelli narcos","mexico","paramilitari",{"post_content":129},{"matched_tokens":130,"snippet":131,"value":132},[68],"sono stati massacri (quello di \u003Cmark>Ayotzinapa\u003C/mark> è solo uno dei più","In coda alla vicenda di Gabriele Del Grande siamo andati a vedere cosa capita ai giornalisti nel mondo, scoprendo che la metà di quelli assassinati nell'orbe terraqueo si trovano in Mexico a scoperchiare le soperchierie dei politici e amministratori intrallazzati con i narcos, e se si toccano gli interessi del narcotraffico, se si mette becco nell'idra dalle molte teste che si contendono il mercato della droga che transita in un senso della frontiera e le armi nell'altro senso, è molto probabile che il corpo martoriato verrà ritrovato nei pressi di un narco-mensaje a monito della cittadinanza. 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Il bilancio finale è stato di almeno 17 feriti, tra cui due familiari dei normalistas scomparsi, studenti della Normale di Ayotzinapa e dell'Università Nazionale Autonoma del Messico; diverse persone sono state portate in ospedale nonostante la croce rossa si sia rifiutata di curare i feriti, mentre non è ancora chiaro il numero di fermati da parte della polizia.\r\n\r\nTra i feriti, anche Carlos Alberto Ogaz Torres, corrispondente dell’emittente antagonista Regeneración Radio, al quale è stato rotto un braccio e che necessità di cure mediche particolari per non perdere l’utilizzo della mano.\r\n\r\nNonostante la gravissima aggressione e le continue minacce della polizia, gli studenti e i genitori hanno poi fatto sapere che il concerto si sarebbe tenuto ugualmente (alle 11 di questa sera), e più di 60 artisti hanno deciso di rimanere nella scuola Normale Rural Isidro Burgos per dimostrare la propria solidarietà e vicinanza ai 43 di Ayotzinapa.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con una compagna che vive e studia a Città del Messico e sta seguendo le mobilitazioni degli ultimi mesi.\r\n\r\nMexico","16 Dicembre 2014","2014-12-18 16:16:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/08est1messico-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"207\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/08est1messico-300x207.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/08est1messico-300x207.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/08est1messico-768x530.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/08est1messico-1024x706.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/08est1messico.jpg 1170w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La polizia messicana non si smentisce",1418734847,[155,156,157,158],"http://radioblackout.org/tag/assasini-politici/","http://radioblackout.org/tag/guerrero/","http://radioblackout.org/tag/messico/","http://radioblackout.org/tag/sparizioni/",[28,18,12,20],{"post_content":161},{"matched_tokens":162,"snippet":163,"value":164},[68],"con i 43 normalistas di \u003Cmark>Ayotzinapa\u003C/mark> scomparsi il 26 settembre scorso.\r","Gravissima aggressione la scorsa notte a Chilpachingo, capitale dello stato messicano del Guerriero, dove decine di agenti di polizia hanno aggredito e malmenato gli organizzatori del concerto “Una luz en la oscuridad”, evento in solidarietà con i 43 normalistas di \u003Cmark>Ayotzinapa\u003C/mark> scomparsi il 26 settembre scorso.\r\n\r\nL’attacco della polizia federale si è verificato intorno alle 5:30 del mattino, quando un gruppo di agenti in borghese – visibilmente ubriachi, secondo le testimonianze dei presenti – ha aggredito il comitato studentesco che presidiava il tratto di viale in cui si sarebbe dovuto tenere il concerto.\r\n\r\nI poliziotti, ritiratisi in un albergo vicino, sono ricomparsi subito dopo in assetto antisommossa e, mentre i professori della Scuola Normale e i genitori dei desaparecidos tentavano una mediazione per l’allontanamento degli aggressori, gli agenti hanno iniziato a caricare violentemente i presenti utilizzando anche i gas lacrimogeni. 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E' un paese che vede, oltre che una grossa fetta di popolazione indigena, la presenza di molte lotte e movimenti sociali attivi sul territorio: negli ultimi mesi il Guerrero è diventato noto per la formazione di gruppi di autodifesa popolare che si difendono dalla presenza e dagli attacchi di gruppi paramilitari manovrati e foraggiati dai partiti al governo. Gli studenti della scuola normale rurale di Ayotzinapan (chiamati anche “normalistas”) erano in mobilitazione in questi giorni contro i nuovi regolamenti e piani di studio fatti approvare in tutta fretta durante l'estate. Nella notte tra venerdì e sabato pare che un gruppo di poliziotti abbia aperto il fuoco a più riprese contro degli autobus che erano stati occupati dagli studenti, uccidendone tre e ferendo almeno altre 20 persone, tra cui anche un professore ed un dirigente sindacale.\r\n\r\nPoi, durante la giornata di sabato, viene alla luce la notizia che a seguito delle giornate di tensione tra polizia e studenti sono scomparsi 58 studenti “normalistas” che partecipavano alle proteste. La vicenda assume toni sempre più drammatici, e il governo cerca madestramente di smarcrsi dalle evidenti responsabilità che lo vedono implicato nella vicenda.\r\n\r\nIeri,l 2 ottobre, era anche data molto significativa per i messicani, in cui ricorre il 46° anniversario del massacro di Piazza delle Culture a Tlatelolco, dove, durante una imponente manifestazione in solidarietà alla sollevazione del '68, centinaia di persone furono uccise in piazza dai proiettili della polizia.\r\n\r\nAggiornamenti da Messico con Gimmi: GimmiMessico","3 Ottobre 2014","2014-11-03 22:45:15","Messico, studenti \"desaparecidos\" e violenza di stato.",1412339640,[181,182,183,184,157,185,186,187],"http://radioblackout.org/tag/desaparecidos/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/studenti/",[15,108,189,190,12,191,192,193],"linformazione-di-blackout","manifestazione","news","notizie","Studenti",{"post_content":195},{"matched_tokens":196,"snippet":197,"value":198},[68],"della scuola normale rurale di \u003Cmark>Ayotzinapa\u003C/mark>n (chiamati anche “normalistas”) erano in"," \r\n\r\nNegli ultimi giorni in Messico si è scatenata la repressione contro la protesta degli studenti a Iguala, nel Guerrero, con episodi gravissimi e allarmanti, che hanno portato alla morte di diversi ragazzi e alla sparizione di oltre 50 studenti.\r\n\r\nIl 30 settembre, un corteo di oltre 50mila studenti ha invaso Città del Messico, contro il piano di privatizzazione della pubblica istruzione e la riforma degli Istituti Politecnici, oltre che per chiedere verità e giustizia per i fatti di Iguala.\r\n\r\nIl Guerrero è uno Stato del Messico nella zona sud-occidentale del paese. 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Ma contemporaneamente altre lotte vedono animare le piazze africane , che evidenziano il disagio della generazione Z che sventola la bandiera di One Piece, il manga che ha ispirato le lotte ultimamente in Nepal e Indonesia: Mauro Indelicato ci ha aiutato a sviscerare quanto di lotta generazionale e quanto di lotta di classe infarcisce quelle situazioni ancora in questi giorni represse brutalmente in Madagascar (dove i giovani sono riusciti a far cadere il governo, ma non il presidente Rajoelina) e in Marocco.Infine in diretta corrispondenza con ciò che filtrava dai microfoni aperti sulle piazze in lotta a difesa dei gazawi, Alessandro Volpi ha potuto spiegarci le strategie finanziarie che consentono allo stato ebraico di finanziare le sue guerre e i suoi massacri. \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nChi può capire le vittime di un genocidio meglio di un messicano?\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/il-mexico-in-piazza-squarcia-il-velo-mediatico-di-claudia-sheinbaum--68005023\n\n\n\n\n\n\n\n\nA partire dalle manifestazioni in corso in Mexico sul filo che unisce l’indignazione antisionista per il genocidio di Gaza con l’annuale ricorrenza il 2 ottobre 1968 del massacro di Tlatelolco, a sua volta collegata con la rabbia per la mancanza di una verità sancita dalle istituzioni sulla strage di Ayotzinapa, avvenuta il 26 settembre 2014.Questo ci ha dato lo spunto per sentire Francesco, redattore di Radio Blackout in Mexico ormai da alcuni mesi, che ha potuto così approfondire e allargare gli umori delle oceaniche piazze messicane in favore della lotta palestinese (il 6 settembre centinaia di migliaia di persone hanno animato lo Zocalo nel Distrito Federal al concerto di Residente che ha chiamato sul palco i superstiti di una famiglia gazawi, scatenando l’empatia solidale). Ne è scaturito un quadro degli attuali nodi che stringono la società messicana, nascosti sotto la narrazione che vede Claudia Sheinbaum come figura positiva e impegnata in riforme utili per il suo popolo, ma… le giornate dense della storia politica del Mexico che cadenzano settembre e ottobre si legano alla Palestina, anche perché sono 7 i messicani rapiti dai sionisti perché facenti parte degli equipaggi della Flottilla e la presidenta ha chiesto il rilascio immediato e ha denunciato una volta di più il genocidio dei gazawi, ma c’è contemporaneamente l’istituzione di un gruppo parlamentare di amicizia israelo-messicana e intanto ci sono stati presidi e cortei selvaggi a partire dal ministero degli Esteri.Altra spina nel fianco della postura da socialismo populista di Claudia Sheinbaum sono le politiche neoliberali imposte dal Fmi che proseguono anche con il governo morenista, e le ondate repressive nei confronti degli indigeni e le riforme agrarie che toccano anche il sistema degli ejidos comunitari di tradizione non solo zapatista; le grandi opere volte a unire le due coste; la volontà perseguita a ogni livello di sminuire le realtà più radicali del partito al potere, a cominciare dall’Ezln – che infatti denuncia aggressioni e minacce portate dal latifondo, ma come sempre usando istituzioni locali e federali… il tutto mentre necropolitica e narcotraffico impongono la convivenza con la violenza incontrollata a cui sono sottoposte innanzitutto le comunità più esposte per mancanza di mezzi\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nL’originalità delle rivolte della Generazione Z \n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/gen-z-madagascar-e-marocco-tra-rivolta-generazionale-e-lotta-di-classe--68013009\n\n\n\n\n\n\n\n\nIniziarono i nigeriani di Lagos, poi l’altra megalopoli africana del colonialismo britannico: Nairobi; per non parlare ancora prima di Dakar. intanto la Milk Tea Revolution si aggirava per la Thailandia e il Myanmar dopo il golpe. Il virus delle bandiere prestate dal manga One Piece, dove – non a caso – un gruppo di giovani si ribella a una società distopica e oppressiva, si è diffuso in Sudest asiatico per approdare in Bangla Desh, Nepal e Indonesia, finendo per tornare nel continente africano. Nessun leader, nessuna faccia da esporre, piuttosto appunto la bandiera comune in tutto il mondo, che trova una comunanza anche nella comunicazione mediatica.Con Mauro Indelicato tentiamo di analizzare similitudini e differenze tra il contemporaneo insorgere di giovani in rivolta (à la Camus) sia in Marocco che in Madagascar. Si sottolinea il forte peso della generazione Z, che in Africa si distacca enormemente dai genitori, perché urbanizzati, iperscolarizzati e con grande dimestichezza con le tecnologie digitali e un forte distacco dalle tradizioni etniche e le sue divisioni; la differenza con i grandi rivoluzionari degli anni Sessanta è che il superamento delle divisioni tribali non è indotto ideologicamente ma fa parte della prassi quotidiana di condivisione dei medesimi disagi per esempio negli slum che ospitano indiscriminatamente tutti, con gli stessi problemi – in Madagascar per esempio la mancanza d’acqua e di energia elettrica han fatto da detonatore alla rivolta – e parlando la stessa lingua. Invece i repressori governativi hanno imparato dalle gendarmerie della madre patria e a quei metodi si attengono.Il muro che viene picconato ora è quello tra la Generazione Z vicino alla globalizzazione, rispetto alle abitudini culturali dei genitori, immaginando un’Africa finalmente indipendente davvero. Il divario tra speranza digitale e cruda realtà rende l’espressione del malcontento attraverso il sarcasmo e la satira digitali un mezzo naturale per sfogarsi e chiedere un cambiamento. I giovani hanno risposto a questa contraddizione con un sarcasmo tagliente online La molla delle rivolte è comunque legata ai bisogni e quindi si può definire come una lotta di classe che si va a sovrapporre a quella intergenerazionale di superamento di prassi tradizionali che vengono travolte dalle richieste che animano la protesta di cancellare le disparità e l’ingiustizia: una crisi che si estende oltre l’istruzione e la sanità, fino all’intera struttura della giustizia sociale.La Generazione Z ha deciso di testare per la prima volta la capacità della mobilitazione digitale di trasformarsi in protesta collettiva, segnando un nuovo percorso nel rapporto tra giovani e stato, un potere in mano a un’élite di vecchi corrotta, che vive nell’opulenza, in un contesto di corruzione e repressione generalizzata … ma ancora per poco.\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nFinanziare lo sterminio di Gaza per guadagnare sui fondi di guerra e sui future della ricostruzione e del saccheggio\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/bagatelle-per-un-ladrocinio-genocida-tacita-complicita-per-lucrare-sulla-spartizione--68021953\n\n\n\n\nIn che modo Israele finanzia l’acquisto di armi, il sostegno al comparto bellico, mantiene un buon livello di welfare, pur essendo un paese con un territorio piccolo e pochi abitanti che producono quel benessere? La sua economia si fonda su trasferimenti dagli Usa, sulla vendita di sistemi tecnologici a scopo bellico, prodotti agricoli dei coloni fa pensare che la sparata autarchica sia una boutade retorica, ma rimane la questione su come riescano a reggersi le enormi spese del comparto securitario. Alessandro Volpi ci aiuta a riflettere sulle modalità per drenare denaro da parte dello stato sionista, dotato di un Pil simile a quello della Lombardia, senza risorge energetiche, né di prodotti specifici. Una retorica quella di potersi isolare che dunque si potrebbe facilmente contrastare con una ferrea campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzionamento.\n\n\n\nCi sarà un riscontro economico globale perché nessuno si è opposto al genocidio?Proprio questa mancanza è la responsabilità degli europei che hanno uno scambio commerciale con Israele di 16 miliardi di dollari all’anno e quella sarebbe una leva formidabile per fare pressione sui comportamenti aggressivi dell’entità sionista. E invece gli investimenti su Israele e gli incrementi della finanza di Tel Aviv denunciano che continua a richiamare denaro dall’Occidente e dai paesi arabi, traendo profitto dagli interessi immobiliari e da quelli più direttamente connessi con l’industria bellica, sostenuta soprattutto dai grandi fondi, i soliti collusi con le guerre, Blackrock, Vangarde, JPMorgan… Affinity – quello di Kushner, il genero ebreo di Trump nell’ombra in tutto ciò che capita in Medio Oriente).Ma soprattutto l’economia di guerra sta in piedi grazie ai “War Bond” emessi a inizio 2025, dove le banche – tra cui anche italiane – hanno sottoscritto il debito da un lato e dall’altro fornito garanzie per coprirne il rischio; già ora stanno rastrellando investimenti destinati alla costruzione di quel progetto immobiliare vagheggiato da Trump-Blair.Lo stato ebraico possiede una delle fabbriche di armi e droni più sofisticati, i sistemi più efficaci di spionaggio e le armi più letali, e con la prospettiva della ricostruzione con zero costi di demolizione sostiene le garanzie internazionali su cui si fondano i suoi investimenti sulla pulizia etnica: così salgono i titoli della Borsa di Tel Aviv, che può promettere anche di attingere ai ricavi di un grosso hub energetico nel mare di Gaza, che già le industrie israeliane sfruttano con Cipro e quindi contare sui proventi derivanti dai Future emessi su questo roseo futuro dopo il massacro. L’amministrazione tecnocratica paventata in uno dei famigerati punti di Trump si collega proprio con queste prospettive da gestire in modo oculato per americani, israeliani e complici vari.","4 Ottobre 2025","2025-10-05 22:54:19","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 02/10/2025 – MENTRE SEGUIAMO LE LOTTE ANTISIONISTE IN DIFESA DEI GAZAWI ANCHE IN MEXICO, DIAMO SPAZIO ALLE LOTTE DELLA GENERAZIONE Z IN MADAGASCAR E MAROCCO E ANALIZZIAMO L’USO DEI “WAR BOND” PER FINANZIARE IL GENOCIDIO","podcast",1759604929,[255,256,257,59,258,259,260,261,262,263,264,265,266,267,268,269,270,271,272,273,274,275,276,277,278,279,280,281,282,283,284,285,286],"https://radioblackout.org/tag/akhannouch/","https://radioblackout.org/tag/amlo/","https://radioblackout.org/tag/antananarivo/","https://radioblackout.org/tag/blackrock/","https://radioblackout.org/tag/casablanca/","https://radioblackout.org/tag/chiapas/","https://radioblackout.org/tag/cuarta-transformation/","https://radioblackout.org/tag/discord/","https://radioblackout.org/tag/ejidos/","https://radioblackout.org/tag/ezln/","https://radioblackout.org/tag/genz/","https://radioblackout.org/tag/genz212/","https://radioblackout.org/tag/gsis/","https://radioblackout.org/tag/kushner/","https://radioblackout.org/tag/madagascar/","https://radioblackout.org/tag/marocco/","https://radioblackout.org/tag/mbs/","https://radioblackout.org/tag/mexico/","https://radioblackout.org/tag/morena/","https://radioblackout.org/tag/necropolitica-2/","https://radioblackout.org/tag/netanyahu/","https://radioblackout.org/tag/orgullomexicano/","https://radioblackout.org/tag/presidenta/","https://radioblackout.org/tag/rabat-2/","https://radioblackout.org/tag/rajoelina/","https://radioblackout.org/tag/ravelonarivo/","https://radioblackout.org/tag/saudi/","https://radioblackout.org/tag/sheinbaum/","https://radioblackout.org/tag/tel-aviv-stock-exchange/","https://radioblackout.org/tag/tlatelolco/","https://radioblackout.org/tag/war-bond/","https://radioblackout.org/tag/zocalo/",[288,289,290,22,291,292,293,294,295,296,297,298,299,300,301,302,303,304,126,305,306,307,308,232,222,230,236,220,228,238,234,226,224],"akhannouch","amlo","antananarivo","Blackrock","casablanca","Chiapas","cuarta.transformation","discord","ejidos","ezln","genZ","GenZ212","GSIS","Kushner","Madagascar","marocco","MBS","Morena","necropolitica","netanyahu","orgullomexicano",{"post_content":310,"tags":314},{"matched_tokens":311,"snippet":312,"value":313},[68],"dalle istituzioni sulla strage di \u003Cmark>Ayotzinapa\u003C/mark>, avvenuta il 26 settembre 2014.Questo","La puntata è stata dedicata doverosamente alle dirette delle manifestazioni a sostegno della Global Sudum Flottilla, inserendo alcuni interventi coerenti con la policy della trasmissione e così abbiamo dato spazio ai cortei e concerti solidali con Gaza che si sono tenuti in Mexico con Francesco, un redattore di Radio Blackout da qualche mese inserito nella realtà messicana che ha potuto così parlarci anche dei problemi delle popolazioni indigene e della lotta zapatista, oltre alla necropolitica dei narcos . 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La sua economia si fonda su trasferimenti dagli Usa, sulla vendita di sistemi tecnologici a scopo bellico, prodotti agricoli dei coloni fa pensare che la sparata autarchica sia una boutade retorica, ma rimane la questione su come riescano a reggersi le enormi spese del comparto securitario. Alessandro Volpi ci aiuta a riflettere sulle modalità per drenare denaro da parte dello stato sionista, dotato di un Pil simile a quello della Lombardia, senza risorge energetiche, né di prodotti specifici. Una retorica quella di potersi isolare che dunque si potrebbe facilmente contrastare con una ferrea campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzionamento.\n\n\n\nCi sarà un riscontro economico globale perché nessuno si è opposto al genocidio?Proprio questa mancanza è la responsabilità degli europei che hanno uno scambio commerciale con Israele di 16 miliardi di dollari all’anno e quella sarebbe una leva formidabile per fare pressione sui comportamenti aggressivi dell’entità sionista. E invece gli investimenti su Israele e gli incrementi della finanza di Tel Aviv denunciano che continua a richiamare denaro dall’Occidente e dai paesi arabi, traendo profitto dagli interessi immobiliari e da quelli più direttamente connessi con l’industria bellica, sostenuta soprattutto dai grandi fondi, i soliti collusi con le guerre, Blackrock, Vangarde, JPMorgan… Affinity – quello di Kushner, il genero ebreo di Trump nell’ombra in tutto ciò che capita in Medio Oriente).Ma soprattutto l’economia di guerra sta in piedi grazie ai “War Bond” emessi a inizio 2025, dove le banche – tra cui anche italiane – hanno sottoscritto il debito da un lato e dall’altro fornito garanzie per coprirne il rischio; già ora stanno rastrellando investimenti destinati alla costruzione di quel progetto immobiliare vagheggiato da Trump-Blair.Lo stato ebraico possiede una delle fabbriche di armi e droni più sofisticati, i sistemi più efficaci di spionaggio e le armi più letali, e con la prospettiva della ricostruzione con zero costi di demolizione sostiene le garanzie internazionali su cui si fondano i suoi investimenti sulla pulizia etnica: così salgono i titoli della Borsa di Tel Aviv, che può promettere anche di attingere ai ricavi di un grosso hub energetico nel mare di Gaza, che già le industrie israeliane sfruttano con Cipro e quindi contare sui proventi derivanti dai Future emessi su questo roseo futuro dopo il massacro. L’amministrazione tecnocratica paventata in uno dei famigerati punti di Trump si collega proprio con queste prospettive da gestire in modo oculato per americani, israeliani e complici vari.",[315,317,319,321,323,325,327,329,331,333,335,337,339,341,343,345,347,349,351,353,355,357,359,361,363,365,367,369,371,373,375,377,379],{"matched_tokens":316,"snippet":288,"value":288},[],{"matched_tokens":318,"snippet":289,"value":289},[],{"matched_tokens":320,"snippet":290,"value":290},[],{"matched_tokens":322,"snippet":77,"value":77},[22],{"matched_tokens":324,"snippet":291,"value":291},[],{"matched_tokens":326,"snippet":292,"value":292},[],{"matched_tokens":328,"snippet":293,"value":293},[],{"matched_tokens":330,"snippet":294,"value":294},[],{"matched_tokens":332,"snippet":295,"value":295},[],{"matched_tokens":334,"snippet":296,"value":296},[],{"matched_tokens":336,"snippet":297,"value":297},[],{"matched_tokens":338,"snippet":298,"value":298},[],{"matched_tokens":340,"snippet":299,"value":299},[],{"matched_tokens":342,"snippet":300,"value":300},[],{"matched_tokens":344,"snippet":301,"value":301},[],{"matched_tokens":346,"snippet":302,"value":302},[],{"matched_tokens":348,"snippet":303,"value":303},[],{"matched_tokens":350,"snippet":304,"value":304},[],{"matched_tokens":352,"snippet":126,"value":126},[],{"matched_tokens":354,"snippet":305,"value":305},[],{"matched_tokens":356,"snippet":306,"value":306},[],{"matched_tokens":358,"snippet":307,"value":307},[],{"matched_tokens":360,"snippet":308,"value":308},[],{"matched_tokens":362,"snippet":232,"value":232},[],{"matched_tokens":364,"snippet":222,"value":222},[],{"matched_tokens":366,"snippet":230,"value":230},[],{"matched_tokens":368,"snippet":236,"value":236},[],{"matched_tokens":370,"snippet":220,"value":220},[],{"matched_tokens":372,"snippet":228,"value":228},[],{"matched_tokens":374,"snippet":238,"value":238},[],{"matched_tokens":376,"snippet":234,"value":234},[],{"matched_tokens":378,"snippet":226,"value":226},[],{"matched_tokens":380,"snippet":224,"value":224},[],[382,388],{"field":33,"indices":383,"matched_tokens":384,"snippets":386,"values":387},[11],[385],[22],[77],[77],{"field":86,"matched_tokens":389,"snippet":312,"value":313},[68],{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":391,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":45},"578730123365711978",6659,{"collection_name":252,"first_q":22,"per_page":208,"q":22},{"title":395,"slug":396,"exerpt":397,"link":398,"featured_media":399,"slot":400},"Tigre Vs Tigre","tigre-vs-tigre","TigerDiego, DragonArpon e TigerFranz (quando ce la fa), l’altalena musicale di blackout!","https://radioblackout.org/shows/tigre-vs-tigre/","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/20181108002739_IMG_0158.jpg",{"day":401,"start":402,"end":403},"mercoledi","22:00","24:00",["Reactive",405],{},["Set"],["ShallowReactive",408],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$fJsFVbmMr197LlG0y_7zVUnXEZ0Iu_vs7KrzojTI2BUc":-1},true,"/search?query=ayotzinapa"]