","Catania: lottizzazione e gentrificazione in salsa mafiosa","post",1454676355,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/catania/","http://radioblackout.org/tag/gentrificazione/","http://radioblackout.org/tag/officina-rebelde/","http://radioblackout.org/tag/piano-urbanistico-pua/","http://radioblackout.org/tag/san-berillo/","http://radioblackout.org/tag/sindaco-bianco/",[67,68,29,33,21,27],"catania","gentrificazione",{"post_content":70,"tags":75},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"Bianco","hanno voluto sfilare contro l’amministrazione \u003Cmark>Bianco\u003C/mark>, ritenuta troppo \"collusa\" con potentati","Il 30 gennaio a Catania, centinaia di cittadini hanno voluto sfilare contro l’amministrazione \u003Cmark>Bianco\u003C/mark>, ritenuta troppo \"collusa\" con potentati economici e mafiosi a livello locale. Il motivo scatenante sono state alcune telefonate che hanno visto il \u003Cmark>sindaco\u003C/mark> protagonista di scambi di opinioni e favori con Mario Ciancio Sanfilippo, un imprenditore prosciolto dal sospetto di vicinanza a famiglie mafiose, ma con molti interessi nell'area della Playa che entrerebbe integralmente nel progetto Pua, il piano urbanistico che alcune testate locali giudicano ispirato direttametne da lui. La vicenda si intreccia con i tentativi di sventrare il centro storico, in particolare il rione San Berillo, come dicevamo in una corrispondenza del 20 novembre ( http://radioblackout.org/2015/11/catania-san-berillo-incuria-e-divieti-come-a-laquila/ ).\r\n\r\nAcquisti, da parte di Ciancio, di campi agricoli laddove si prevedono campi da golf e altre operazioni sospette hanno scoperchiato l'ipocrisia che voleva l'amministrazione di centrosinistra diversa almeno nella prassi della gestione del territorio da quella palesemente collusa delle destre. Un paragone risulta evidente quando si paragona il tavolo tecnico avviato per la lottizzazione del Pua, mentre per la gentrificazione di San Berillo si era invocato un confronto per evitare lo sventramento senza ottenere nulla. Gli sviluppi di questa vicenda dimostrano come la politica no possa fare a meno degli intrecci mafiosi, visto il coinvolgimento di capibastone che controllano molti voti nei quartieri periferici su cui insistono le speculazioni della lottizzazione.\r\n\r\nGli sviluppi della questione di San Berillo fanno pensare che la giunta conti sull'assenza di manutenzione per riprovare poi con le sue mire di demolizione una volta che si producano dei crolli che giustifichino la distruzione del vecchio quartiere... nonostante le iniziative di cui ci ha parlato Federico di Officina Rebelde, che ci ha aiutato a capire i meccanismi e gli intrallazzi degli appalti urbanistici catanesi\r\n\r\nUnknown",[76,78,80,82,84,86],{"matched_tokens":77,"snippet":67},[],{"matched_tokens":79,"snippet":68},[],{"matched_tokens":81,"snippet":29},[],{"matched_tokens":83,"snippet":33},[],{"matched_tokens":85,"snippet":21},[],{"matched_tokens":87,"snippet":89},[88,72],"sindaco","\u003Cmark>sindaco\u003C/mark> \u003Cmark>Bianco\u003C/mark>",[91,97],{"field":34,"indices":92,"matched_tokens":94,"snippets":96},[93],5,[95],[88,72],[89],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],1157451471441625000,{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":46,"score":105,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",{"document":107,"highlight":131,"highlights":136,"text_match":139,"text_match_info":140},{"cat_link":108,"category":109,"comment_count":46,"id":110,"is_sticky":46,"permalink":111,"post_author":49,"post_content":112,"post_date":113,"post_excerpt":52,"post_id":110,"post_modified":114,"post_thumbnail":115,"post_thumbnail_html":116,"post_title":117,"post_type":57,"sort_by_date":118,"tag_links":119,"tags":126},[43],[45],"39787","http://radioblackout.org/2017/01/saluggia-scorie-acqua-e-soldi/","Il deposito nazionale per le scorie nucleari, destinato ad accogliere la pesante eredità dell’avventura nucleare italiana, non è stato costruito. Non è stato neppure scelto il posto dove farlo. Di tanto in tanto circolano rumores infondati su questa o quella località.\r\n\r\nL’ultimo tentativo reale venne fatto a Scanzano Ionico, dove una cava salina era stata indicata come bara ideale per l’immondizia nucleare.\r\n\r\nIl posto sembrava perfetto. Un sindaco fascista con un trascorso di tangenti per gestione di traffici di rifiuti speciali, un piccolo paese della Basilicata, la promessa di cascata di soldi per compensare il rischio. Come è finita oggi lo ricordano in pochi. Una rivolta popolare scuote il paese: statali e ferrovia sono bloccate dalla gente di Scanzano per due settimane, il sindaco deve barricarsi in casa, la polizia deve fare dietrofront.\r\nLa mobilità dell’intera Basilicata va in tilt. Il governo cede e ritira il progetto.\r\n\r\nLe scorie restano dove sono. In Piemonte. Tra Trino Vercellese, Bosco Marengo e, soprattutto, Saluggia, è concentrato il 73% delle scorie italiane.\r\n\r\nIl deposito nazionale delle scorie italiane è, nei fatti, a Saluggia. Il posto peggiore per i rischi idrogeologici, perché Saluggia è al centro di un triangolo, tracciato dalla Dora Baltea e due canali. Sotto passano le falde acquifere che alimentano l’acquedotto del Monferrato.\r\nQualche anno fa l’alluvione mise a rischio di inquinamento l’intera area e, in almeno un’occasione, è stata dimostrata la radioattività della falda superficiale.\r\nTra pochi anni sarà completato il Cemex, una bara di cemento, che dovrebbe rendere più sicuro il sito “temporaneo”. Quello “definitivo” venne deciso con una legge del 2003, dopo l’annuncio del 1999. Sono passati 17 anni e nulla è successo. Persino la Carta dei siti papabili, in teoria pronta da due anni,non è mai stata resa nota. Evidentemente si temono ripercussioni nelle urne.\r\n\r\nUna domanda sorge spontanea. Perché Saluggia e gli altri paesi soggetti a servitù nucleari non insorgono? Perché non si muove quasi nulla?\r\nLa risposta è semplice ed ha parecchi zeri. 15 milioni di euro all’anno per le compensazioni.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lorenzo Bianco, attivista antinuclearista.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017 01 10 lorenzo depositoscorie","11 Gennaio 2017","2017-01-12 14:18:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/scorie_nucleari-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/scorie_nucleari-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/scorie_nucleari-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/scorie_nucleari.jpg 638w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Saluggia. 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A São Paulo, capitale economica e principale metropoli del Brasile, con 12 milioni di abitanti, il sindaco uscente Fernando Haddad è stato pesantemente sconfitto dal candidato del Partito della Social Democrazia Brasiliana (PSDB, liberali), João Doria. A quest'ultimo, un milionario erede di una famiglia di schiavisti, sono andati il 53,3% dei voti, contro il 16,7% in favore di Haddad, che era stato eletto nel 2012 con il sostegno dell'ex presidente Lula da Silva.\r\n\r\nL'avanzata delle destre liberiste in Brasile, Stato la cui storia è segnata da un fortissimo classismo e razzismo, è maturata nel contesto di una crisi economica durissima, che ha determinato la perdita di consenso nel governo Roussef, additato dagli oppositori come incapace di gestirne le conseguenze. La legittimazione popolare del golpe istituzionale, però, è arrivata solo dopo la costruzione giuridica e mediatica del discorso \"anti-corruzione\". I dossieraggi anti-PT costruiti dal giudice Sergio Moro attraverso l'operazione \"lava-jato\" e la \"telenovela\" anti-Roussef che la potentissima Globo ha lanciato nel 2015 hanno prodotto i risultati sperati dalla borghesia brasiliana e dalla Casa Bianca.\r\n\r\nDella genealogia del golpe e delle sue conseguenze, tanto in termini di politica ultraliberista e conservatrice, quanto di conflitto sociale e mobilitazioni popolari autogestite, abbiamo parlato questa mattina con Luciano, attivista di São Paulo ospite in studio:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ","14 Ottobre 2016","2016-10-18 15:50:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/r960-577dea16b2e75bdc46967c097cc3d07e-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"205\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/r960-577dea16b2e75bdc46967c097cc3d07e-300x205.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/r960-577dea16b2e75bdc46967c097cc3d07e-300x205.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/r960-577dea16b2e75bdc46967c097cc3d07e-768x525.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/r960-577dea16b2e75bdc46967c097cc3d07e.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ritorno sul Brasile post-golpe",1476452479,[158,159,160,161,162,163],"http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/conflitto/","http://radioblackout.org/tag/golpe/","http://radioblackout.org/tag/lula/","http://radioblackout.org/tag/roussef/","http://radioblackout.org/tag/temer/",[165,166,167,15,19,17],"brasile","conflitto","golpe",{"post_content":169},{"matched_tokens":170,"snippet":172,"value":173},[171],"bianco","teatro di un recente golpe \u003Cmark>bianco\u003C/mark> con cui è stata destituita","La sconfitta del Partito dei lavoratori (PT) alle amministrative che si sono tenute in Brasile ad inizio ottobre è occasione per tornare a parlare della situazione politica nel paese, teatro di un recente golpe \u003Cmark>bianco\u003C/mark> con cui è stata destituita la presidente petista Dilma Rousseff e si è insediato un nuovo governo ultraliberista guidato da Michel Temer. 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Al primo turno aveva votato il 59% degli aventi diritto, al secondo le cifre sono al di sotto del 50%. Oltre undici punti percentuali in meno.\r\nE' la bocciatura di un intero sistema politico, che alle elezioni parlamentari dello scorso febbraio era stata in parte assorbita dal voto al M5S, il cui secco ridimensionamento è stato chiaro sin dal primo turno di questa tornata elettorale.\r\nIl centrodestra perde roccaforti come Imperia, Brescia e Treviso.\r\nIl PDL senza Berlusconi non ce la fa a recuperare e si attesta sulle percentuali indicate dai sondaggi prima del ritorno del Cavaliere e del suo numero ad effetto sull'IMU.\r\nAnche in Sicilia si delinea una vittoria del centrosinistra sia sul centrodestra sia sul Movimento 5 stelle. A Catania Enzo Bianco ha vinto al primo turno. A Messina, il candidato del centrosinistra Felice Calabrò non ce l'ha fatta al primo turno per un pelo. I candidati del centro sinistra sono avanti in tutte le province, il Movimento 5 stelle va al ballottaggio solo a Ragusa.\r\nQueste le cifre di questo secondo test elettorale dopo quello, del medesimo segno, delle elezioni in Friuli.\r\nLa decodifica dei numeri ci consegna l'immagine di un paese che si sta staccando dalle dinamiche della delega istituzionale. Tra il trionfo di Ignazio Marino e la secca sconfitta di Francesco Rutelli ci sono dodicimila voti. Rutelli perse prendendo più voti di quelli con i quali Marino si è aggiudicato la poltrona di sindaco di Roma.\r\nAppare evidente che la spinta genuinamente libertaria alla partecipazione diretta, che è stata tra le ragioni del successo del Movimento 5 Stelle, a due mesi dalle elezioni politiche si è tradotta in astensionismo. Se a questo si aggiunge il bisogno irrealizzato di concretezza, l'esaurirsi della spinta impressa al PDL da Berlusconi, la fine della Lega, frantumata da un elettorato tristemente egoista e razzista ma anche più moralista di quello del Cavaliere, si spiega il successo del PD, che oggi gode della maggioranza del 49 e rotti che sono andati alle urne.\r\nTutta da verificare la capacità di intraprendere altri percorsi dei tanti che hanno scelto la diserzione.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo, un buon analista delle vicende politiche di casa nostra\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n2013 06 12 massimo elezioni","12 Giugno 2013","2013-06-17 11:05:12","Elezioni. La diserzione",1371054952,[190,191,192],"http://radioblackout.org/tag/amministrative-2013/","http://radioblackout.org/tag/astensionismo/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/",[31,194,195],"astensionismo","elezioni",{"post_content":197},{"matched_tokens":198,"snippet":199,"value":200},[72],"5 stelle. 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Ma non é stato sempre così, prima ci fu il Rosso di Detroit che vestiva abiti sgargianti, le sue attività preferite erano lo spaccio, il gioco d'azzardo e il lindy hoop. E' lui a raccontare in prima persona nella sua Autobiografia scritta con l'aiuto dello scrittore e giornalista Alex Haley da cui nel 1992 il regista Spike Lee trasse l'omonimo film interpretato da Denzel Washington. \"Ero attirato dai giovani leoni ben vestiti che stavano agli angoli della strada o nelle sale da biliardo e che, com'era chiaro, non lavoravano. Non mi riusciva di capire come riuscissero ad avere i capelli lisci e lucenti come quelli dei bianchi.\" La stiratura dei capelli era l'operazione dolorosa con cui molti neri tentavano di attenuare la differenza con i bianchi, che abbandonarono con la riscoperta dell'orgoglio delle origini. Nella sale da ballo, alla musica di Count Basie e Billie Holiday, il colore della pelle non contava. \"Io facevo girare su se stesse le ragazze così velocemente che le loro gonne schioccavano. C'erano ragazze dalla pelle molto nera, gialla e persino un paio di bianche. Le facevo volare intorno ai miei fianchi, sopra le mie spalle, nell'aria. Non avrei potuto essere più contento.\" Poi il Rosso di Detroit divenne Malcolm X e fu assassinato nel 1965 durante un discorso pubblico all'età di 39 anni, con sette colpi di arma da fuoco. I suoi seguaci accusarono la Nazione dell'Islam, ma le prove non ci furono mai. Un giornalista del Washington Post parlò di un complotto governativo. Alex Haley scrisse nel 1976 \"Radici - Storia di una famiglia americana\" da cui furono tratte due versioni televisive. \"Il sindaco La Guardia chiuse il Savoy Ballroom. Si disse che la vera ragione era impedire che i negri ballassero con le bianche. Ma le bianche ci venivano volontariamente a cercare i negri.\" Buon ascolto.","5 Dicembre 2019","2019-12-17 06:57:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/MX-200x110.jpg","MALCOLM IL ROSSO - LA PERLA DI LABUAN 29/11/2019","podcast",1575559264,[],[],{"post_content":244},{"matched_tokens":245,"snippet":246,"value":247},[171],"ogni mezzo necessario\" e \"L'uomo \u003Cmark>bianco\u003C/mark> é il diavolo\" proclamò Malcolm"," \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/2019.11.29-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"Con ogni mezzo necessario\" e \"L'uomo \u003Cmark>bianco\u003C/mark> é il diavolo\" proclamò Malcolm X, il leader che portò il movimento afro-americano oltre l'orizzonte dei diritti civili e della non violenza. Ma non é stato sempre così, prima ci fu il Rosso di Detroit che vestiva abiti sgargianti, le sue attività preferite erano lo spaccio, il gioco d'azzardo e il lindy hoop. 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Tante brave persone impegnate nei movimenti e stanche di dover subire scelte che arricchiscono pochi ed avvelenano, uccidono, derubano tutti gli altri diedero fiducia al Movimento 5 Stelle e gli delegarono la lotta contro l’inceneritore.\r\nIl prossimo marzo, pochi giorni dopo la consultazione elettorale nella quale alla gente viene chiesta ancora una volta un delega in bianco sul proprio futuro, il nuovo inceneritore di Parma sarà inaugurato.\r\nSul fronte delle politiche abitative a Parma, dopo una ventata di speranza, i senza casa, gli sfrattati hanno scoperto che nulla era cambiato. La resistenza agli sfratti e il moltiplicarsi delle occupazioni abitative, che ha Parma ha una storia ultradecennale, era ed è ancora la sola prospettiva possibile per chi fatica ad arrivare a fine mese.\r\nLa giunta Pizzarotti ha fatto quello che l’amministrazione di centrodestra finita nel mirino della magistratura non era riuscita a fare. 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In tanti anni tra un pranzo condiviso e una barricata in tanti abbiamo imparato a costruire spazi politici non statali. La politica dal basso, fatta di confronto e di ricerca paziente dell'accordo tra tutti, è la sola strada possibile perché le decisioni siano condivise, perché prevalga davvero il bene comune contro la logica del profitto e del comando.\r\nIn una rete di assemblee popolari federate e solidali si coniugano libertà e organizzazione.\r\n\r\nAscolta la diretta con Cristian, un compagno della rete “Diritti in casa” di Parma 201 02 22 cristian tana del grillo","24 Febbraio 2013","2018-10-17 22:11:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/sindaco-pizzarotti-200x110.jpg","Nella tana del Grillo. 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