In ValSusa, ieri come sempre, “la paura non è di casa”
Scritto dainfosu 30 Novembre 2012
Nella giornata di ieri si sono svolte diverse iniziative in tutt’Italia in solidarieta’ all’ulteriore azione intimidatoria nei confronti dei NoTav.
A Torino 400 NoTav nelle strade del centro bloccando il traffico per ribadire che nemmeno questa operazione repressiva ci fermera’.
Sei sono i compagni del Comitato di Lotta Popolare, del C.U.A, e della Verdi15 tratti agli arresti domiciliari: Ruben, Francesca, Mattia, Forgi, Giudith e Cecilia. Davide invece, non essendo stato rintracciato al suo domicilio, e’ attualmente ricercato. Due notav Massimo e Damiano sono infine ai domiciliari a Rovereto e a Roma. In aggiunta notificati anche 8 tra firme e obblighi di dimora.
La Procura della Repubblica guidata da Caselli vuol continuare a tenere il fiato sul collo al movimento per soddisfare politicanti, giornalisti e lobby varie. Un’occupazione pacifica della sede di una ditta coinvolta nei lavori giustifica gli arresti, un diverbio con dei giornalisti scambiati per poliziotti altrettanto.
Nulla deve rallentare i lavori, e allora si sequestra il presidio per evitare che diventi luogo di aggregazione ed organizzazione della lotta. Ma i valsusini non stanno fermi e già nella serata di ieri a Chiomonte oltre 500 NoTav, nonostante l’utilizzo di idranti da parte della polizia, hanno tolto i sigilli e le grate riappropriandosi del presidio posto sotto sequestro durante la mattinata.
Durante la giornata è stato dato inoltre l’annuncio del fantomatico inizio del tunnel: doveva essere utilizzata la dinamite, ma a quanto pare si sono accontetati di qualche colpo di ruspa da esibire alla stampa e mentre la procura di Torino cerca di dividere il movimento, la partecipazione per Lione alla manifestazione del 3 dicembre cresce giorno dopo giorno.
Ascolta il resoconto della giornata di ieri di Nicoletta Dosio, del Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno
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